Karate - Sara Soldano: "Dopo il bronzo europeo riparto daccapo"

La tarantina terza a Sofia: "Dedicato a chi mi ha sostenuto e nonno Mario". Il maestro Di Serio: " Sa ascoltare"

ALTRI SPORT
Antonio Bargelloni
26.02.2017 14:06

Il karate tarantino ai Campionati Europei giovanili ha messo in evidenza un'altra speranza azzurra destinata a diventare una certezza. Si tratta di Sara Soldano, 15 anni, scuola Dojo Matsumura Taranto, che ha centrato il podio alla sua prima importante gara internazionale, conquistando il bronzo nel kata (figure) della categoria Cadette (14-15 anni).

L'allieva di Antonio Di Serio, già in evidenza nel 2016 in campo nazionale con il titolo tricolore Esordienti B (nonché argento nel 2014 e bronzo nel 2015 tra le Esordienti A), ha raccolto a Sofia i frutti di tanti, tantissimi anni di sacrifici, considerata la sua ancora giovane età. Eh, perché ha iniziato ad appena 3 anni e mezzo a calcare il tatami, seguendo le orme dei genitori. “Sia mio padre Antonello, ancora impegnato tra i Master, che mia madre Anna hanno fatto karate a livello agonistico – racconta Sara - e per me è stato naturale provarci ed appassionarmi subito a questa disciplina. L'ho presa sul serio grazie anche ai consigli del maestro Di Serio, persona che sa seguire i suoi atleti senza pretendere troppo, aiutandoli a crescere”.

Se l'altra... S.S. del karate jonico, la faggianese Silvia Semeraro, è la regina incontrastata in Italia del kumite nella sua categoria di peso, Sara Soldano si è dedicata al kata: “L'ho scelto verso i 10 anni, l'età giusta per scegliere tra le figure ed il combattimento. Mi piace perché è un mix di tecnica, potenza, velocità, espressività: c'è insomma un po' tutto il karate nelle nostre esibizioni”.

A Sofia sembrava destinata a salire su uno dei due gradini più alti del podio, dopo aver vinto con verdetti unanimi della giuria quasi tutte le sfide precedenti, ma in finale di pool è incappata in una sconfitta per certi versi inattesa, contro la russa Anna Shcherbina, poi vincitrice del titolo, per 2-3: “A detta di molti, tecnici di varie nazionalità ma anche altri arbitri, avrei meritato io di passare in finalissima. Ma ho accettato il verdetto con serenità. E con la voglia di non tornare a casa a mani vuote: Mi sono detta: sono qui per vincere almeno una medaglia, sono tornata a concentrarmi e ho vinto la finalina 3°-5° posto con l'israeliana Nicol Pyzh”.

La conquista del bronzo europeo è stata vissuta con grandi emozioni da Sara, papà Antonello, il maestro di Serio, tutti presenti in Bulgaria: “In quel momento ho pensato a tutte le persone che in questi anni mi hanno sostenuta, i miei genitori, mio fratello minore Giuseppe che sta iniziando anche lui a fare karate, il maestro, i compagni di squadra. Un pensiero speciale l'ho dedicato a nonno Mario, il papà di mia madre, scomparso l'anno scorso, uno dei miei primi tifosi fin da bambina”.

Passate le feste, sa che ora è chiamata a confermarsi, obiettivo spesso più difficile che arrivare al top: “So che tutti mi attenderanno al varco, sono pronta a questo nuovo tipo di responsabilità. Ho ancora molto lavoro da fare, a 15 anni posso soltanto migliorare il mio karate. Dove? Un po' in tutti gli aspetti, dalla tecnica alla velocità”.

A questo ci penserà il maestro Di Serio: “Sara ha una caratteristica particolare, ascolta e recepisce tutto ciò che le viene detto, mostrando grande propensione al lavoro e rispetto per chi le sta davanti. Qualità che mostra anche nella vita comune, cogliendo risultati eccellenti anche a scuola”.

Il maestro tarantino sa che il suo lavoro è poco gratificante, soprattutto rispetto a quello di altri sport, ma va avanti con passione da 40 anni: “Queste medaglie ripagano di ogni sacrificio, mio e dei miei allievi. Il karate non è uno sport remunerativo, per i tecnici e per gli atleti, ci accomuna solo tanta passione. La cosa più bella è sapere che questi ragazzi, attraverso questa disciplina, crescono soprattutto sotto il profilo umano. La carriera sportiva, dunque, va in secondo piano: se ci sono soddisfazioni anche sul tatami, tanto meglio”.

Ad majora, Antonio e Sara.

Nelle foto, sopra il podo di Sofia, sotto Sara Soldano ed il maestro Antonio Di Serio

Sportube: Girone C, sintesi delle gare della 27a Giornata
Taranto: Precisazioni del gruppo steward tarantini