ArcelorMittal: AD Lucia Morselli, ‘Ilva si salverà, è già salva’

CRONACA
18.06.2020 00:48


Ilva si salverà di sicuro, Ilva è già salva”. Queste le parole pronunciate nel corso della registrazione di Porta a Porta da Lucia Morselli, a.d. di ArcelorMittal Italia. Credo che dobbiamo essere tutti orgogliosi dell’impianto di Taranto, il più bell’impianto d’Europa, il più moderno, il più potente, tutti ce lo invidiano. E credo che sia un privilegio essere a lavorare lì”. Mercoledì 17 giugno si è tenuto un incontro a cui hanno partecipato Francesco Caio, consulente del Governo per il dossier ArcelorMittal; Domenico Arcuri, amministratore delegato della società pubblica Invitalia; e Ondra Otravec, dirigente Fusione acquisizioni della multinazionale. “Il clima era buono” ha detto Morselli affermando che è impegno della multinazionale rispettare gli accordi di marzo. E sugli esuberi il Governo sapeva da marzo quale fosse la situazione: “negli accordi di marzo, siccome il Governo ha preferito non coinvolgere il sindacato, i numeri degli esuberi non sono stati esplicitati, ma è stato invece esplicitato molto chiaramente il concetto: l’azienda doveva restare in equilibrio economico. E considerato che per la legge ambientale l’acciaieria non può superare i 6 mln di tonnellate è evidente che se gli impianti non possono produrre 8 mln di tonnellate il personale presente risulti leggermente in eccesso. Questo è un dato di fatto”.  Dal Governo arriva un tweet del vice ministro all’Economia, Antonio Misiani: “La dottoressa Morselli dichiara che il Governo saprebbe da marzo di eventuali esuberi all’Ilva, ma in quell’accordo non era previsto alcun esubero. Il Governo - prosegue - vuole portare avanti l’intesa del 4 marzo senza arretrare sul fronte della tutela dell’occupazione”. Morselli ha poi detto che “l’impegno assunto nell’accordo di marzo prevede che ArcelorMittal rimanga con una partecipazione anche pubblica, che in questo momento è stata indicata dal governo in Invitalia. Posso confermare che l’accordo di marzo prevede che se questo accordo di investimento verrà perfezionato, ArcelorMittal compri l’acciaieria, così come nei termini che erano stati definiti e concordati nel contratto originale ribadito, per questo aspetto di valutazione del prezzo, negli accordi di marzo”. Morselli ha aggiunto che “l’ingresso di Invitalia, che a marzo era semplicemente un investitore istituzionale, è assolutamente compatibile con la permanenza di ArcelorMittal in Italia. Anzi, è di sostegno a questa presenza. E noi, nell’accordo di marzo, lo abbiamo sostenuto”. La manager ha voluto puntualizzare che “in quell’accordo tutti gli investimenti ambientali sono stati confermati nella loro forma originaria. Ricordo a tutti che sono una legge dello Stato, quindi è molto difficile non confermarli. E anche tutti gli altri investimenti industriali che erano previsti vengono confermati”. Sulla possibilità che il colosso franco-indiano accetti una posizione minoritaria, Morselli ha risposto che è “da valutare e decidere. È una cosa che viene decisa, non è stata ancora definita. In altri stabilimenti in giro per il mondo ArcelorMittal è presente con una posizione minoritaria. Qualche volta può succedere”.  Sull’ipotesi nazionalizzazione, Morselli ha detto che “non la fa l’azionista privato, può esserci solo su disponibilità della politica. Tutti abbiamo letto le dichiarazioni del premier Conte e degli altri ministri. Non devo commentare io”. (Huffingtonpost.it)

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