Luciano Spalletti
Luciano Spalletti

Luciano Spalletti ha confermato che la sua avventura da commissario tecnico della Nazionale italiana si concluderà ufficialmente al termine della partita contro la Moldavia. La decisione è stata presa in accordo con il presidente della FIGC Gabriele Gravina.

"Abbiamo parlato ieri sera e mi ha comunicato che sarò sollevato dall'incarico di CT della Nazionale. Mi è dispiaciuto: non avevo alcuna intenzione di lasciare, soprattutto nei momenti difficili. Avrei preferito restare per proseguire il mio lavoro. Però si tratta di esonero e devo prenderne atto", ha dichiarato il tecnico in conferenza stampa. "Ho sempre visto questo incarico come un servizio al Paese. Ora è giusto cercare il meglio per il futuro, firmerò la risoluzione del contratto. Sarò comunque in panchina domani sera contro la Moldavia."

Spalletti ha voluto sottolineare la stima verso i suoi giocatori e la piena assunzione di responsabilità per i risultati ottenuti. "Ho sempre sostenuto che i miei calciatori fossero forti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e me ne assumo la responsabilità. Amo questa maglia, il mio lavoro e i ragazzi che ho allenato. Domani chiederò loro di esprimere quello che ho cercato, anche se non sono riuscito a tirar fuori il meglio."

Alla domanda su cosa gli abbia fatto più male, il CT ha risposto senza esitazioni: "Non aver raggiunto la qualità di gioco che desideravo. Sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili, ma non sono riuscito. Avete commentato con delicatezza, forse avrei meritato di peggio. I miei risultati hanno creato problemi al movimento calcistico."

Sull’eventualità di cambiare qualcosa tornando indietro, Spalletti ha ammesso: "Nemmeno io so cosa avrei potuto fare diversamente. Ero consapevole che non sarebbe stata una passeggiata, ma ero certo di poter arrivare ai Mondiali. Lo penso ancora oggi. Con Gravina ho ribadito la mia convinzione, ma ora accetto la decisione presa."

Quanto al rapporto con i calciatori, ha chiarito: "Se non avessi trovato feeling con qualcuno, ditemi i nomi. Io credo di aver avuto rapporti positivi con tutti. Ho sempre lavorato per creare appartenenza e gioia nel vestire la maglia azzurra. Dopo l’Europeo ho cercato un approccio meno ossessivo, più vicino ai ragazzi. Voglio chiudere con una prestazione degna della maglia che rappresentiamo."

Riguardo alle difficoltà incontrate, il tecnico ha spiegato: "Sarei andato avanti con questo gruppo, ma abbiamo subito una sconfitta pesante. Siamo arrivati a queste gare con poca brillantezza, tanti giocatori erano stanchi dopo la stagione. Anche chi ha avuto problemi fisici era in grado di essere convocato."

Sul possibile utilizzo di Retegui e Lucca insieme, Spalletti ha commentato: "Domani non cambierò molto. Ho già spiegato alla squadra la mia visione. Retegui e Lucca possono giocare insieme, anche se sono due prime punte. Servono entusiasmo e determinazione. Contro la Moldavia dovremo indirizzare subito la gara."

Interrogato sui rapporti con i club, ha risposto: "Con i dirigenti ho avuto sempre massima disponibilità e comprensione. Non ricordo problemi significativi. Chi non era in condizione non veniva convocato. Se qualcuno avesse usato scuse per non venire, non dovrebbe più essere chiamato in Nazionale. Ma qui si basa tutto sulla fiducia reciproca."

Alla domanda se si sentisse tradito da qualcuno e sull'eredità che lascia, Luciano Spalletti ha interrotto bruscamente la conferenza stampa, evitando ulteriori commenti.