Alessandro: 'Taranto merita un progetto serio...'

TARANTO
Alessio Petralla
08.06.2017 16:59

Un campionato strabiliante quello disputato dalla Virtus Francavilla alla prima partecipazione in terza serie. Lo conferma a Blunote anche, uno degli oggetti più desiderati di questo mercato estivo, Danilo Alessandro: “Onestamente, non mi aspettavo di disputare una stagione così. Con il Livorno avremmo dovuto passare il turno. Al "Picchi" siamo usciti tra gli applausi mentre loro si sono presi i fischi. Siamo tornati a casa con due pareggi, a testa alta”.

MERCATO: “Effettivamente, con il Mestre qualcosa c’è, ma non è l'unico club ad aver preso contattati con il mio procuratore. Ho sentito anche il Taranto, tramite il ds Volume: abbiamo parlato, ma devo valutare”.

LE CONDIZIONI: “Per tornare in riva allo Ionio serve in primis stabilità visto che ho anche due figli. Tra l'altro, una città del genere non deve più vivere un campionato come quello appena terminato. Ogni anno si cambia società, ds e molti calciatori: questo non è positivo”.

IL CHIARIMENTO: “Ho letto anche su internet vari commenti sulla mia esultanza “feroce” in occasione di Virtus-Taranto. Era rivolta a una decina di tifosi tarantini “accreditati” che dal riscaldamento fino alla fine della gara hanno insultato me e la mia famiglia. Qualcuno sosteneva che avessi giocato con il coltello tra i denti: certo, indossavo la maglia della Virtus... Lo avrei fatto anche se contro ci fosse stata la Roma, la mia squadra del cuore. Non ce l’avevo con la tifoseria, con la squadra o con la città ionica anche perché ho un tatuaggio sulla coscia che simboleggia il mio amore per Taranto: sarei scemo…”.

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