Ilva: Calenda a Emiliano, ‘Ritiri ricorso o investitore scappa’

CRONACA
30.11.2017 23:08

Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico

Nello scontro a distanza tra il governatore della Puglia Michele Emiliano e il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda sulla sull'Ilva, Calenda va giù duro. Emiliano "ritiri il ricorso al Tar" contro il decreto su Ilva "altrimenti l'investitore scappa" dice intervistato in mattinata da Radio Anch'io su Rai1.  Il ricorso contro il decreto sull'Ilva "non è un provvedimento qualsiasi, come è stato detto - ha tenuto a puntualizzare Calenda - perché se accolto sospende la validità del decreto e i commissari dell'azienda sono tenuti a spegnere l'Ilva. Questo è un dato di fatto. Ma che senso ha questo ricorso - ha chiesto - quando lo stesso Governatore ha partecipato e l'azienda ha illustrato tutte le misure?". Tra l'altro, ha evidenziato ancora il ministro, "il decreto è pubblico e tutti possono vedere quali sono gli interventi" messi in campo.

E' un dato di fatto - aggiunge Calenda - io mi chiedo che senso ha quando c'è stato un tavolo a cui il Governatore era presente, che senso ha quando ci siamo seduti con l'azienda?". Quindi il ministro chiede a Emiliano di non fare ostruzionismo altrimenti "l'investitore scappa". Il governatore Emiliano "ha fatto tanti ricorsi su tante cose contro il governo ma questa volta ha di fronte un investitore".

Un aut aut per mettere in difficoltà il presidente della Puglia, più volte sceso in campo per difendere l'attacco al territorio della sua Regione, che però replica a stretto giro: "Rassicuro i miei cittadini che le iintimidazioni non avranno alcuna influenza sulla nostre decisioni".

Nel pomeriggio arriva anche la posizione di ArcelorMittal, principale socio industriale della cordata che ha rilevato l'azienda siderrgica. In una nota l'azienda esprime la propria "preoccupazione a proposito del ricorso al Tar" contro il decreto sull'Ilva "in consonanza con le dichiarazioni del Governo - rilasciate dal Ministro Calenda e da altri Ministri - e delle organizzazioni sindacali in merito all'impatto che tale ricorso potrebbe avere su Ilva, i suoi lavoratori, le comunità locali e gli altri stakeholder". La società aggiunge che "è un vero e grande peccato che la nostra volontà e capacità di realizzare" gli investimenti previsti "possano essere pregiudicate da questo ricorso".

Il ministro Calenda aveva parlato anche della questiona Alitalia: "Non ci sono tempi lenti, parlo con i
commissari, con i potenziali acquirenti, i tempi sono rapidi, puntiamo a chiudere prima delle prossime elezioni politiche ma non possiamo nemmeno farci prendere per il collo", aveva detto a proposito delle trattative in corso. (Da repubblica.it)

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