Ex Ilva: Fim Cisl, ‘Intervenire subito per bloccare degrado’

Su incendio a nastro intervengono Prisciano e Laneve

CRONACA
30.07.2022 14:26

“L’insostenibile crisi gestionale che interessa lo stabilimento Acciaierie D’Italia continua ad arrecare danni ingiustificabili agli impianti,mettendo a serio rischio l’incolumità dei lavoratori e la salute dei cittadini di Taranto”. Comincia così la nota stampa a firma di Biagio Prisciano, segretario generale aggiunto Fim Cisl Taranto Brindisi, e Vincenzo La Neve, coordinatore di fabbrica AdI Fim Cisl Taranto Brindisi. “È di stamattina (sabato 30 luglio, ndr) la notizia dell’incendio verificatosi al nastro trasportatore nella zona Parchi minerali. Ennesimo evento imputabile a una carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria più volte denunciata dalla Fim Cisl a tutti i livelli. Non accettiamo che il principale polo siderurgico d’Europa viva una condizione di degrado e crisi, mentre tutto il settore siderurgico registra numeri in crescita importanti.

Prisciano e La Neve non hanno dubbi: “Bisogna intervenire subito per bloccare il degrado di questa situazione incredibile, rilanciando l’azienda dal punto di vista gestionale, nonché produttivo. La crisi di Governo, in tal senso, non aiuta. L’appuntamento al Mise del prossimo 3 agosto è importante, soprattutto per mantenere vivo il confronto, ma sappiamo che non sarà un incontro risolutivo. Nell’ambito di un’azienda come Acciaierie D’Italia, in cui lo Stato è partner societario, anche in questa fase preelettorale è fondamentale che il governo in carica, nell’ambito delle funzione che gli sono state attribuite, dia delle risposte rispetto alla gestione della fabbrica, spronando il socio di maggioranza per un cambio di rotta in termini anche di corrette relazioni industriali e sindacali. Per  Fim Cisl, la sicurezza della fabbrica è fondamentale. Episodi come quello verificatosi questa mattina non sono accettabili e non vogliamo che si verifichino ancora.

“Acciaierie D’Italia è un’azienda con gravi problemi di liquidità - si legge ancora nella nota -, logorata nei mercati finanziari e commerciali e il governo non può continuare a ritardare gli interventi per risolvere queste criticità.  Per questo il  il prossimo 3 agosto ci aspettiamo indicazioni chiare: Bisogna  pagare gli appalti, perchè i lavoratori dell'indotto attendo i pagamenti; serve un piano di manutenzioni degli impianti credibile. Chiediamo a gran voce di sbloccare questa situazione di immobilismo, che puntualmente porta a rinviare ogni impegno utile alla sicurezza lavorativa  (dei lavoratori di AdI, Ilva in AS, Appalto e Indotto) e della salute dentro e fuori la fabbrica”.

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