Cinema italiano: è morta Lea Massari, la diva silenziosa
All’anagrafe Anna Maria Massatani, è stata una delle attrici più emblematiche del grande schermo italiano e internazionale

È morta a Roma, nella giornata di lunedì 23 giugno, Lea Massari, all’anagrafe Anna Maria Massatani. La notizia della sua morte, avvenuta in riservatezza, si è diffusa solo nelle ultime ore. Nata nella Capitale il 30 giugno 1933, aveva 91 anni.
Volto aristocratico, voce profonda e carismatica, Lea Massari è stata una delle attrici più emblematiche del cinema italiano e internazionale. Dopo gli esordi come modella, fu Mario Monicelli a scoprirla e a lanciarla nel 1954 con Proibito, intuendone immediatamente le potenzialità. La consacrazione avvenne nel 1960 grazie a L’avventura di Michelangelo Antonioni, in cui interpretò la misteriosa Anna, la donna che scompare durante una gita in barca, simbolo della disgregazione sentimentale e del vuoto esistenziale della borghesia italiana.
Nel corso della sua carriera, Lea Massari ha lavorato con grandi nomi del cinema: Sergio Leone (Il colosso di Rodi), Dino Risi (Una vita difficile), Valerio Zurlini (La prima notte di quiete), condividendo il set con attori come Alain Delon e Jean-Louis Trintignant. Memorabile il suo ruolo di madre anticonvenzionale nel controverso Soffio al cuore (1971), mentre per l’interpretazione in Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi ricevette il Nastro d’Argento nel 1979.
Accanto al cinema, anche il teatro: fu la prima Rosetta nella celebre commedia musicale Rugantino di Garinei e Giovannini, figura amatissima dal pubblico romano.
Negli anni successivi scelse con decisione di allontanarsi dai riflettori, optando per una vita lontana dalla mondanità, in linea con il suo carattere schivo e riservato. La sua ultima apparizione risale agli anni ’90.
Simbolo di eleganza, sobrietà e profondità interpretativa, Lea Massari lascia un vuoto nel panorama culturale italiano. La sua carriera resta scolpita nella memoria collettiva come esempio di coerenza artistica e stile.