Gabriele Gravina
Gabriele Gravina

(Di Dante Sebastio) Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha chiarito ufficialmente la posizione della Federazione in merito al futuro della società calcistica di Taranto, “oggi nelle mani del curatore fallimentare (Cosimo Valentini, ndr)”. Il club è stato dichiarato fallito dal Tribunale di Taranto, ma “grazie” all’esercizio provvisorio potrà essere iscritto al campionato di Seconda Categoria, a condizione che vengano integralmente saldati i debiti sportivi, attualmente intorno a 600.000 euro.

”Sulla base della richiesta di posizionamento della vecchia società Taranto, abbiamo deciso, come previsto dalle norme, di assegnare a quel club la Seconda Categoria, a patto che venga pagato tutto il debito sportivo accumulato”.

Il presidente federale ha poi voluto sottolineare il suo legame personale con il territorio tarantino, ma non ha nascosto la necessità di una riflessione più ampia: “Mi chiedo se una realtà come Taranto, che ospiterà i Giochi del Mediterraneo nel 2026 e che può contare su uno stadio oggetto di investimenti importanti, possa davvero essere rappresentata da un calcio di categoria così bassa, capace di alimentare entusiasmo nella città”. Il presidente Gravina non lo dice chiaramente, ma fa intendere che la fase di stallo è dovuta proprio alla curatela fallimentare. Dal punto di vista sportivo e imprenditoriale, chi andrebbe a versare 600 mila euro per ripartire dalla Seconda Categoria? Ecco, questa situazione blocca, di fatto, la nascita di un nuovo Taranto, che nulla abbia a che fare con passato.

“Restiamo in attesa di eventuali sollecitazioni che possano arrivare alla Federazione da parte dei soggetti interessati”, ha aggiunto. Con queste parole Gravina ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori sviluppi, ma ribadendo al tempo stesso che ogni scenario dovrà rispettare le normative federali e passare attraverso la regolarizzazione della situazione debitoria.