La UIL Poste Taranto lancia un’accusa grave e dettagliata attraverso una nota: nel Centro Logistico di Recapito del capoluogo ionico si starebbe verificando una prassi irregolare che comprometterebbe la qualità e la legalità del servizio postale. Secondo le segnalazioni ricevute dal sindacato, plichi di Posta1, già tracciati ma non consegnati, verrebbero occultamente reinseriti nei casellari dei portalettere, contrassegnati in modo da eludere i controlli e consegnati con giorni di ritardo rispetto alla data ufficiale di partenza.

“Se confermata, questa sarebbe una vera truffa ai danni degli utenti e della stessa azienda – ha dichiarato Giuseppe Manfuso, segretario generale della UIL Poste Taranto -. Il mittente paga per un servizio garantito e tracciabile, ma il destinatario riceve la corrispondenza con un ritardo non giustificato e falsamente registrata come puntuale. È inaccettabile.”

Per il sindacato si tratta di un sintomo evidente di una gestione interna carente di trasparenza e controlli. “Sono mesi che segnaliamo situazioni anomale senza riscontro. Ora però ci sono prove concrete. Bisogna individuare i responsabili e adottare sanzioni esemplari. L’impunità non può diventare prassi”, ha proseguito Manfuso.

Anche la UIL Taranto è intervenuta con il coordinatore territoriale Gennaro Oliva, che ha ribadito la solidarietà verso i lavoratori corretti e i cittadini coinvolti: “È una situazione indegna, un affronto verso chi lavora con serietà. Se l’Azienda non interverrà, sarà direttamente corresponsabile di quanto accade.”

A unirsi alla denuncia c’è anche l’ADOC Taranto, associazione per la difesa dei consumatori, che con il presidente provinciale Domenico Votano definisce la vicenda “un inganno inaccettabile verso chi ha pagato per un servizio puntuale e tracciabile”. Votano ha sottolineato come la manipolazione della posta possa avere ripercussioni gravi, specialmente nel caso di documenti ufficiali o comunicazioni con valore legale.

“Non si tratta solo di una violazione contrattuale, ma di un danno diretto ai diritti dei cittadini. Poste Italiane deve agire subito per ripristinare trasparenza e legalità. In caso contrario, saremo pronti ad agire anche presso l’Autorità Garante”, ha dichiarato il presidente ADOC.

L’associazione invita i cittadini a segnalare eventuali anomalie ricevute tramite il servizio Posta1 e mette a disposizione uno sportello dedicato per fornire assistenza. “Saremo parte attiva in ogni azione utile a tutelare gli utenti. Non tollereremo abusi nascosti sotto silenzi istituzionali”, ha concluso Votano.

La UIL ha quindi chiesto un intervento immediato da parte di RAM e MAL per verificare quanto denunciato e per adottare eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili.

“Non resteremo a guardare – ha affermato Manfuso –. Pretendiamo trasparenza, rispetto per il lavoro onesto e tutela dell’utenza. Chi ha sbagliato deve assumersi le sue responsabilità”.