Confcommercio Taranto: ‘Bliz Cupola restituisce territorio alla comunità’

CRONACA
Iv.
15.10.2020 16:54


Un territorio stretto nella morsa di un’attività criminale ramificata e con collegamenti nei vari strati della società e della politica. E’ questo lo sconcertante quadro delineato dagli esperti dell’anticrimine a commento della brillante operazione ‘Cupola’, portata a compimento dagli uomini della Squadra mobile della Questura di Taranto, guidati dal questore Bellassai. Una criminalità, con il suo epicentro in Manduria, purtroppo ben incardinata nel territorio orientale della provincia di Taranto, capace di ricostruire il ‘giro', basato su attività varie (dal pizzo alla droga), a distanza di soli tre anni dal precedente bliz‘Impresa’ del 2017 che aveva portato ad arresti clamorosi. Un clan mafioso, collegato alla Sacra Corona Unita, che ha asservito non solo il territorio di Manduria, ma che agiva sul versante orientale della provincia e nei territori di Lecce e Brindisi, imponendo le sue regole in un clima di sottomissione. Gli arresti eseguiti nelle ore scorse giungono in un momento cruciale della vita della comunità manduriana pronta finalmente a voltare pagina con un nuovo sindaco eletto dopo uno scioglimento del Consiglio comunale per mafia e anni di commissariamento. Un territorio che esprime grandi potenzialità e ha necessità  divalorizzare  le sue naturali vocazioni legate all’agricoltura e al turismo, e che appartiene ai tanti cittadini onesti e laboriosi che vivono del loro lavoro nella legalità e nell’impegno quotidiano.   

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