Taranto: Caro energia, difficile per imprese programmare attività

Confartigianato: ‘Oltre amGoverno, auspichiamo intervento diretto anche di Regione Puglia’

CRONACA
28.01.2022 17:37

In questi giorni stanno arrivando a cittadini e imprese le bollette relative agli ultimi due mesi dell’anno caratterizzate dagli aumenti di cui tanto si parla dall’ottobre scorso. Le imprese quindi stanno toccando con mano il reale problema e stanno seriamente valutando se continuare a produrre o se sia più conveniente sospendere le attività. Il peso che devono sostenere infatti non è solo quello delle bollette, ma si aggiungono l’aumento inevitabile dell’inflazione, quello delle materie prime, la situazione pandemica ancora presente, l’incertezza dei mercati internazionali oltre che la riduzione dei consumi. In questa situazione sono coinvolti tutti i settori. Ci sono ovviamente comparti fortemente energivori che subiranno un impatto economico maggiore, come plastica, metalmeccanica, alimentare, ceramica, vetro, ma in proporzione tutti stanno vedendo aumenti che sono in media del 200%. L’Ufficio Studi di Confartigianato ha certificato che per le commodities energetiche il 2021 si è chiuso con un aumento, valutato in dollari, dell’82% su base annua, il tasso più alto degli ultimi 42 anni, il terzo dopo quelli degli shock petroliferi del 1974 e 1979. Le tensioni maggiori provengono dal gas, prima fonte di produzione di elettricità, la cui bolla sta pesantemente spingendo al rialzo i prezzi dell’energia elettrica: a dicembre 2021 il prezzo del gas europeo (TTF) registra un impressionante +709% rispetto a dicembre 2019, mentre il prezzo dell’energia elettrica di riferimento per la borsa elettrica a gennaio 2022 è 3,5 volte quello di un anno prima. Da una prima proiezione fatta sul PUN, prezzo unico nazionale dell’energia elettrica, avuto ad inizio gennaio, corrispondente a 220 euro MW/h, si è visto un calo delle tariffe energetiche che faceva ben sperare; dai dati di queste ultime ore, legati purtroppo alla forte situazione di instabilità tra Russia e Ucraina e quindi anche dei rapporti con gli USA, si vede come il PUN sia immediatamente risalito a 260 euro MW/h come a dicembre. Con queste variazioni schizofreniche, come può un’impresa programmare la propria attività? Figuriamoci a Taranto, dove viene reso difficile fare impresa già a prescindere. Il Governo ha approvato un nuovo Decreto che prevede lo stanziamento di risorse per l’azzeramento degli oneri sulle bollette di utenti con più di 16.5 KW/h di potenza, in precedenza era intervenuto per quelle con potenza inferiore, che andrà ad incidere sul totale della bolletta tra un 9% ed un 15% sul totale della bolletta. Certamente è un segnale, ma, purtroppo, non è sufficiente a risolvere il grave problema. Ora la situazione è piuttosto seria ed il tessuto imprenditoriale del nostro territorio ne è pienamente colpito. Analogamente a quanto sta avvenendo in altre regioni, Confartigianato Taranto ha quindi coinvolto i  Consiglieri regionali eletti sul territorio ionico auspicando un intervento importante da parte della Regione Puglia a difesa di tutto il mondo produttivo, con interventi forti di sostegno  diretti e di azioni  verso il Governo centrale per ulteriori misure. (CS)

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