Taranto: Pastore (FdI), ‘Fragilità della sanità esaltate dal COVID’

Pietro Pastore, coordinatore cittadino Fratelli d’Italia Taranto
CRONACA
22.02.2021 12:14

Il coordinatore cittadino di FdI Taranto Pietro Pastore interviene sull’attuale situazione sanitaria di Taranto e sulle conseguenze derivanti dalla saturazione, causa Covid-19, degli Ospedali Santissima Annunziata e Moscati, evidenziando che la pandemia ha messo in evidenza tutte le fragilità latenti della sanità locale, frutto di politiche sanitarie errate, caratterizzate da tagli alla sanità, calo del numero degli operatori sanitari e taglio dei posti letto. Risultato: assenza di garanzie di cura. La responsabilità di questo stato di cose è in gran parte addebitabile alla Regione Puglia, pur tuttavia il Sindaco di Taranto (che come è noto è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio) ha la piena responsabilità politica di aver assistito passivamente al progressivo deterioramento della Sanità pubblica nella nostra città a cui la Regione Puglia ha condannato Taranto senza avanzare adeguatamente un minimo di proposta operativa per il rilancio di una sanità chiaramente inidonea a rispondere alla crescente domanda di assistenza sanitaria che viene dalla città soprattutto a causa dell’emergenza legata alla pandemia. I cittadini di Taranto non possono attendere la realizzazione dell’Ospedale San Cataldo oggetto di una volgare passerella mediatica dal Premier Conte e dal Sindaco di Taranto che ne hanno promesso la messa in opera in tempi brevi. Questi signori hanno avuto la spudoratezza di paragonare la realizzazione di detta opera al ponte Morandi di Genova, per i tempi di realizzazione, con la piena consapevolezza di mentire poiché Taranto non è Genova, Melucci non è Marco Bucci e Emiliano non è Giovanni Toti. Non si possono promettere miracoli sapendo che i miracoli non esistono né si può buttare a mare l’ospedale SS Annunziata esistente in nome della nascita del nuovo Ospedale San Cataldo. Le due operazioni devono procedere di pari passo con il potenziamento delle strutture esistenti, Santissima Annunziata e Moscati. Operare in maniera diversa sarebbe pura follia e inutile spreco di danaro pubblico. Episodi come quello del recente calvario patito da un malato che ha dovuto attendere appena undici ore per essere ricoverato presso l’Ospedale di Manduria, sono sicuro indice di una sanità tarantina che non ha bisogno di passerelle elettorali e spot pubblicitari sulla pelle dei tarantini ma di interventi seri, concreti ed immediati. Le diverse fasi della pandemia hanno infatti evidenziato e rimarcato tutte le fragilità delle strutture sanitarie presenti sul territorio. E’ necessario prendere adeguata consapevolezza di tanto e mettere in atto politiche sanitarie che rilancino il sistema sanitario locale nel suo complesso, attraverso massicci investimenti ed adeguandolo alle specificità del nostro territorio. Ma la lettura dei primi atti del Presidente della Regione Puglia Emiliano che ha escluso dall’esecutivo regionale qualsiasi rappresentanza  tarantina. ci rende scettici e pessimisti sulle reali intenzioni da parte della Regione Puglia di voler affrontare seriamente il problema sanità nella nostra città. Su questa esclusione dei tarantini dall’esecutivo regionale il sindaco di Taranto, non ha niente da dire o è complice delle politiche di ulteriore sfascio della sanità tarantina che scientemente e per scelta sta perseguendo il Presidente Emiliano? I provvedimenti restrittivi giustificati con l’emergenza covid che costringano la cittadinanza a stare nelle proprie abitazioni con grave limitazione della loro libertà personale e dei diritti fondamentali di cui ognuno di noi è portatore (salute, lavoro, scuola), non è frutto dell’emergenza ma è conseguenza della saturazione degli Ospedali Santissima Annunziata e Moscati a sua volta frutto di politiche sanitarie sbagliate che non hanno previsto per tempo la seconda ondata pur avendone tutto il tempo e pur in presenza di precise indicazioni degli scienziati. Nessun provvedimento da maggio a  novembre è stato assunto per il personale, per incrementare le terapie intensive, per rafforzare e implementare la medicina di base, per fornire di strumentazione adeguata i due ospedali in previsione della prevedibile nuova ondata. I due nosocomi, se la situazione si aggravasse, non reggerebbero l’ulteriore onda d’urto derivante dal diffondersi della pandemia e quindi il sistema sarebbe al collasso. Non è casuale ed è intollerabile che le strutture sanitarie locali abbiano sospeso già dal 28 Ottobre scorso tutti i ricoveri ordinari per concentrare tutte le energie nella lotta al covid-19. In una città come Taranto, dove l’indice dei malati tumorali è nettamente maggiore rispetto agli infetti da Covid-19, il temporaneo black-out dei ricoveri ospedalieri è inaccettabile e va censurato senza esitazioni. Basta con le gli spot elettorali, basta assunzioni clientelari, basta con i continui trasferimenti dei degenti dagli ospedali di Taranto in cliniche private e ospedali da campo: la salute è un bene comune ed in quanto tale va tutelato col massimo rigore. Il percorso di rinascita di una sanità giusta e a portata di tutti non può essere tracciato senza il preventivo coinvolgimento degli operatori del sistema sanitario e delle tantissime associazioni sempre pronte a dare tempestive risposte dove il servizio pubblico non riesce ad arrivare e a cui va tutto il nostro apprezzamento poiché hanno dimostrato, nonostante tutti i rischi annessi e connessi con il loro lavoro, di avere energie, competenze e professionalità tali da poter essere considerati vere e proprie eccellenze che suppliscono con il loro sacrifici alla incompetenza e alla inefficienza di Comune e Regione. Il Sindaco di Taranto, garante della condizione di salute dei cittadini, esca una volta per tutte dall’immobilismo che sino ad oggi ha caratterizzato il suo mandato, si renda parte attiva e portavoce di una città e di un territorio che non può più aspettare e paga in termini di morti le inefficienze e la incapacità di governare i problemi di Comune e Regione. (Il Coordinatore Cittadino Fratelli d’Italia Taranto, Avv. Pietro Pastore)

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