A Martina Franca con la scrittrice spagnola più amata in Italia

Grande affluenza di pubblico per una serata all’insegna delle emozioni grazie al buon feeling che lega Clara Sànchez

Cultura, musica e spettacolo
16.03.2018 12:08

Grande affluenza di pubblico per una serata all’insegna delle emozioni grazie al grande feeling che lega Clara Sànchez, la popolare scrittrice spagnola, all’Italia e ai lettori italiani. Una scrittrice da oltre 2 milioni di copie vendute in Italia, 108 edizioni complessive, sempre in classifica, adorata dai lettori. Un feeling reciproco, perché la stessa scrittrice ha dimostrato più volte di essere molto legata al nostro Paese, tanto che per il suo nuovo romanzo “L’amante silenzioso”, edito in Italia da Garzanti (così come tutti i suoi precedenti romanzi, tutti bestseller), la presentazione ufficiale in anteprima è avvenuta in Italia e non in Spagna. E in questo tour italiano, la tappa di Martina Franca è stata una delle due sole date in Puglia, grazie alla tenacia e alla perseveranza di Riflessi d’Arte, associazione di promozione sociale e culturale, nella circostanza in collaborazione con i Presidi del Libro, all’insegna del “lavoro di squadra” tra associazioni che si occupano di cultura. La serata è stata introdotta da Vita D’Amico, responsabile degli eventi letterari dell’associazione, e dal saluto istituzionale di Antonio Scialpi, assessore alle attività culturali del comune di Martina Franca che ha patrocinato l’evento, ospitandolo nella suggestiva Sala degli Uccelli del Palazzo Ducale. Dopodiché ha dialogato con l’autrice Anna Maria Montinaro, presidente nazionale dei Presidi del Libro. Erano presenti all’evento anche l’addetto stampa della Garzanti, Rosanna Paradiso, e l’interprete Antonella Di Pilato che ha supportato la Sànchez in alcuni passaggi più complicati, anche se l’autrice ha sfoggiato un ottimo italiano, interloquendo spesso senza bisogno della traduzione. Nell’ottica portata avanti dalle associazioni protagoniste, improntata alla collaborazione e alla condivisione degli intenti culturali, Monica Montanaro, in rappresentanza di Teatri&Culture, associazione del regista Carlo Dilonardo, ha letto alcune pagine del romanzo, mentre Antonella Colucci, di Storie in Corso, ha fornito le copie del libro oltre alla sua collaborazione nell’organizzazione dell’evento stesso. Senza svelare troppo della trama del romanzo, dove le sette e la manipolazione degli individui fanno da sfondo al plot principale del racconto, si è parlato delle innumerevoli sfaccettature che si possono trovare nelle vicende e nelle caratteristiche dei personaggi, con tutta una serie di sentimenti e di concetti che vengono scandagliati dall’acume e dalla profondità della scrittura della Sanchez, caratteristica che la rende così amata dai lettori e soprattutto dalle lettrici. A termine dell’evento, prima del tanto atteso firma-copie, c’è stato spazio per la consegna di alcuni doni. Pasquina Filomena ha letto una poesia da lei dedicata a quella che, tra l’altro, è la sua scrittrice preferita, lirica tradotta in spagnolo e declamata nella lingua dell’ospite da Marisa Angelini, artista che tra l’altro ha omaggiato l’autrice con un suo quadro raffigurante la copertina del nuovo romanzo. Ancora regali, segno della grande ospitalità che Martina Franca sa offrire a chi viene a visitarla, con un oggetto in ceramica raffigurante una farfalla, simbolo di Riflessi d’Arte, realizzata appositamente per l’occasione da Gemma Lutea di Gianni Lonoce, da Grottaglie, dalla copia anastatica dell’editto con cui Filippo d’Angiò nominava Franco il Casale di Martina, e per finire il logo di Riflessi, la riproduzione di un’opera originale realizzata dall’artista Cira Catucci. Una serata per cui, torniamo a sottolinearlo, si è svolto un “lavoro di squadra”, a dimostrazione che “insieme si può”. Per inciso, la scrittrice spagnola ha dichiarato di aver molto apprezzato la città di Martina Franca e i suoi abitanti (almeno quelli con cui ha potuto interagire), apponendo i suoi complimenti sul libro dei visitatori, e ha promesso di volerci tornare per poterla conoscere meglio di quanto abbia potuto fare in questa breve visita. E la città, ovviamente, sarà ben lieta di ospitarla ancora.

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