Teatro: Acqua di colonia, sabato 25 gennaio al TaTÀ di Taranto

Cultura, musica e spettacolo
Iv.
22.01.2020 10:18

Foto Laura Toro
Il nostro pensiero è colonialista e razzista? Per la decima stagione di Periferie, sabato 25 gennaio, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, va in scena “Acqua di colonia”, testo, regia e interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano, consulenza Igiaba Scego, voce del bambino Unicef Sandro Lombardi, scene e costumi Alessandra Muschella e Daniela De Blasio, disegno luci Omar Scala, produzione Romaeuropa Festival, Teatro della Tosse, Accademia degli Artefatti, spettacolo finalista premio Ubu 2017 come migliore novità drammaturgica italiana. Durata 110 minuti. Biglietto 15 euro, ridotto 12 euro. Info e prenotazioni a 099.4725780 - 366.3473430.

Gli italiani sono colonialisti? Lo siamo stati? Elvira Frosini e Daniele Timpano,in collaborazione con la scrittrice italiana di origini somale Igiaba Scego, portano alla ribalta alcune delle pagine meno conosciute della storia italiana. Vicende rimosse e negate. Eritrea, Etiopia, Somalia, Libia negli anni dell'Impero fascista e anche dopo. Cose sporche da nascondere sotto il tappetino? Erano altri tempi, chi se ne importa. È acqua passata, acqua di colonia, cosa c'entra col presente? Tutto sembra irreale. E i profughi, i migranti di oggi sono anche loro irreali?

Uno spettacolo che affronta il rimosso del colonialismo italiano, una storia negata che dura 60 anni, iniziata già nell’Ottocento, ma che nell’immaginario comune si riduce ai cinque anni dell’Impero fascista. Il fuoco del lavoro è tutto sull’oggi e su un altro rimosso, il nostro razzismo; sul nostro disagio nell’affrontare le migrazioni e trovare forme di convivenza; sul pensiero colonialista che risiede inconsapevolmente in noi; sulla nostra ipocrisia. Un falò di cortocircuiti, di risate e sensi di colpa, in cui si dissacrano i miti della mentalità coloniale e si smaschera il nostro sguardo - italiano, europeo, occidentale - sempre e solo rivolto su noi stessi.

Elvira Frosini e Daniele Timpano Autori, registi e attori della scena contemporanea italiana. Dal 2008 condividono un comune percorso artistico. Nei numerosi lavori prodotti negli ultimi anni, portano sul palcoscenico i loro corpi che disinnescano, decostruiscono ed incarnano le narrazioni della Storia, analizzando le derive antropologiche della società a partire da un vasto materiale di riferimenti vari (dall’accademico al popolare) che costituiscono l'immaginario e la coscienza contemporanei. I loro testi portano sulla scena un complesso dispositivo teatrale in cui gli attori-autori sono sempre in dialogo con il pubblico ed in bilico tra l'incarnazione di personaggi ed il semplice essere sulla scena e mettere in campo il proprio perturbante rapporto con la Storia e la cultura, in un gioco di scivolamenti spiazzanti che dissacrano tutte le retoriche senza fare sconti, neanche a se stessi. Vincitori al Premio Riccione per il Teatro 2019, il più longevo concorso italiano di drammaturgia, della menzione speciale “Franco Quadri”, riservata al testo che meglio coniuga scrittura teatrale e ricerca letteraria, per il nuovo testo "Ottantanove".

parliamone | a seguire incontro con il duo Frosini/Timpano a cura dello “spettatore particolare” della serata: Danilo Giuva, attore e regista della Compagnia Licia Lanera, con la quale è impegnato in progetti artistici (nel cast di “Duramadre”, “La beatitudine” e "Mamma" e assistente alla regia di “Orgia” e “The Black’s Tales Tour”) e in qualità di curatore di laboratori. Protagonista del foyer il Birrificio Artigianale Eclipse e le sue degustazioni.

Il cartellone Periferie è parte di “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19 del Crest, in ATS con l'associazione culturale Tra il dire il fare (Ruvo di Puglia, BA), in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche - Patto per la Puglia - FSC 2014/2020 - Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.

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