Patto Etico olivicolo: filiera pugliese compatta contro le frodi
Frantoiani e produttori si sono dati appuntamento ad Andria rinnovando l’impegno per un settore coeso e competitivo

È stato rinnovato ad Andria, per il terzo anno consecutivo, il Patto Etico e Sociale per l’Olivicoltura pugliese, sottoscritto da tutte le principali organizzazioni del settore: Italia Olivicola, Unapol, Apol, Aproli, Assoproli, OTB, AIFO, FIOQ e Covan, insieme ai rappresentanti del mondo produttivo regionale.
L’incontro, anticipato a giugno rispetto agli anni precedenti, mira a definire per tempo le linee strategiche in vista della prossima campagna olivicola 2025/2026. Le sigle hanno rinnovato l’impegno per un settore coeso e competitivo, focalizzando l’attenzione su qualità, tracciabilità, legalità e giusta valorizzazione del prodotto.
Tra le richieste condivise da tutti i partecipanti: la necessità di intensificare i controlli contro le sofisticazioni e contrastare le importazioni incontrollate di olio dall’estero, spesso dannose per i produttori locali. In tal senso, si auspica un rafforzamento dei presìdi alle frontiere e dogane, con una particolare attenzione già a partire dal mese di agosto.
Un altro nodo cruciale riguarda l’ampliamento della rete di centri di stoccaggio, fondamentali per la gestione dell’olio extravergine prodotto e per garantire qualità e tracciabilità. Si è inoltre discusso della possibilità di accordi con gli istituti bancari per tutelare i rischi d’impresa dei trasformatori e dei produttori.
Il tavolo ha confermato un nuovo incontro nel mese di luglio, con l’obiettivo di affrontare le principali criticità oggi aperte a livello ministeriale, come il tema degli steroli e la necessità di un miglior coordinamento durante la fase della raccolta.
Tutti i rappresentanti della filiera – dai produttori ai frantoiani, dalle cooperative alle organizzazioni di categoria – hanno ribadito la volontà di mantenere saldo il fronte comune, non solo in fase produttiva ma anche nella successiva fase di commercializzazione.
Il modello di cooperazione adottato nelle ultime due campagne, che ha portato risultati significativi sul piano della qualità e della redditività, sarà mantenuto e ulteriormente potenziato. L’auspicio condiviso è quello di coinvolgere altri attori della filiera e rafforzare il Patto Etico come strumento di difesa, promozione e rilancio dell’olio EVO pugliese.
L’iniziativa si conferma così uno strumento chiave per il futuro del comparto olivicolo-oleicolo, che si prepara con largo anticipo a sfide produttive e di mercato sempre più complesse, con l’obiettivo comune di garantire qualità, sostenibilità e trasparenza ai consumatori.