Gianluca Giuliano
Gianluca Giuliano

Il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario continua a crescere, nonostante l’inasprimento delle pene previsto negli ultimi anni. A denunciarlo è la UGL Salute, che parla di numeri allarmanti e chiede misure strutturali per garantire la sicurezza di chi lavora negli ospedali.

“È ormai evidente che la sola risposta punitiva non basta - dichiara il segretario nazionale Gianluca Giuliano -. Nel 2024 si sono registrati oltre 18.000 episodi di violenza, con più di 22.000 operatori sanitari coinvolti, in crescita del 15% rispetto al 2023 secondo i dati certificati dall’Osservatorio Nazionale e dall’INAIL. Non possiamo più permettere che chi garantisce la salute dei cittadini venga lasciato senza adeguata protezione”.

Per il sindacato, la sicurezza degli operatori deve essere considerata una priorità nazionale. Tra le richieste avanzate figurano l’istituzione di presidi di pubblica sicurezza in tutti gli ospedali, con postazioni stabili operative 24 ore su 24 nei pronto soccorso.

La UGL propone inoltre l’installazione di sistemi di videosorveglianza, la dotazione di bodycam per gli operatori e l’introduzione di pulsanti anti-aggressione in corsie, ambulatori e sale d’attesa, così da consentire interventi immediati in caso di emergenza.

“La sicurezza dei professionisti della sanità è una priorità nazionale – conclude Giuliano –. Senza interventi strutturali non sarà possibile garantire ai cittadini un sistema sanitario efficiente e ai lavoratori condizioni di lavoro dignitose e protette”.