Libri: Giuseppe Vinci presenta a Taranto ‘Essere terapeuti’

Cultura, musica e spettacolo
26.03.2023 13:44

Giuseppe Vinci presenta il suo ultimo libro “Essere terapeuti -  Forza e fragilità dello psicoterapeuta e della psicoterapia”, Alpes, 2022. Introduce Giulia Galli al Presidio del libro di Taranto. Intervengono: Paola Pagano, psicologa psicoterapeuta, docente Università LUMSA. Franco Colizzi, psichiatra e psicoterapeuta.

L’incontro, organizzato dal Presidio del libro di Taranto in collaborazione con Legambiente-Taranto, con il Patrocinio del Comune di Taranto, si colloca nell’ambito del progetto tematico annuale, promosso dalla Regione Puglia- Assessorato all’Industria Turistica e Culturale in collaborazione con l'Associazione Presìdi del libro.

Il Libro

Il libro vuole condensare e mettere in risalto, gli aspetti essenziali, i nuclei più profondi e importanti della psicoterapia, questo complicato e prezioso lavoro che è uno dei tanti doni della modernità.

Il primo nucleo essenziale riguarda la responsabilità grande che lo psicoterapeuta ha nei confronti di chi prova ad aiutare. Un secondo elemento essenziale del lavoro psicoterapico è il rifiuto dei giudizi veloci, quelli che nella salute mentale diventano a volte diagnosi affrettate e stupide, che condannano chi le riceve a una definizione di sé sempre incompleta e quasi sempre sbagliata, e condannano il terapeuta alla incomprensione di chi gli sta davanti.  Un terzo nucleo essenziale del libro parte dal convincimento del nostro essere, tutti, niente altro che relazioni: relazioni con gli altri, a cominciare da chi ci ha messo al mondo, ma anche con ogni altro elemento dell’ambiente: l’aria, la terra, la cultura cui apparteniamo, le città che abitiamo. Siamo nodi di una stessa infinita rete, e per questo il prendersi cura di tutto ciò che ci sta intorno, ambiente e persone, e prendersi cura di sé stessi sono la medesima cosa.

La delicatezza e l’importanza del ruolo chiedono allo psicoterapeuta di restare consapevole dei suoi limiti personali, della sua ignoranza di tanti aspetti delle persone che ha di fronte – come di tanti aspetti propri. Accettando la presenza in sé del proprio lato oscuro, cioè di quei sentimenti negativi (la rabbia, l’odio, l’invidia, per esempio) che devono essere visti e compresi, per non diventare ostacolo all’aiuto professionale che si vuole dare.

Lo psicoterapeuta non è una persona migliore del suo paziente, è solo un professionista che è tanto più competente quanto più è umile.

Infine, il suo lavoro insegna ogni giorno allo psicoterapeuta la necessità e l’utilità, per il bene di ciascuno e di tutti, di dare voce a chi ha meno potere, a causa delle sue condizioni sociali o di salute, di età o di genere, di orientamento sessuale o del suo essere in quel momento privo della libertà. Questa possibilità gli dà anche una grande e impegnativa – ma bella – responsabilità sociale: quella di dare testimonianza di quelle realtà, contribuendo così, nel suo piccolo, al cammino della civiltà.

L’Autore

Giuseppe Vinci: classe 1953, psicologo psicoterapeuta, è didatta e già Direttore della Scuola di Psicoterapia “Change” di Bari. Formatore e supervisore di operatori e servizi delle tossicodipendenze, della salute mentale, del sistema penitenziario e scolastico, Dirigente Psicologo ASL Taranto dal 1982 al 2014, è stato due volte Sindaco di Grottaglie (TA), e poi Assessore Provinciale ai Beni Culturali della Provincia di Taranto.

Nel 2017 è stato eletto nel Consiglio di Indirizzo dell’Enpap e dal 2021 nel Consiglio di Amministrazione dello stesso Ente, sempre per il raggruppamento di AltraPsicologia.

Ha, tra l’altro, pubblicato con F. Bruni e M.L. Vittori Lo sguardo riflesso. Psicoterapia e formazione (Armando, 2010), con L. Cancrini Conversazioni sulla psicoterapia (Alpes, 2013) e Essere terapeuti. Forza e fragilità dello psicoterapeuta e della psicoterapia (Alpes, 2022).

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