Elio Dalto
Elio Dalto

“Taranto, con il suo potenziale straordinario, potrebbe diventare un polo di attrazione per eventi di portata internazionale capaci di stimolare l’economia locale e promuovere il territorio. Tuttavia, la recente esperienza con manifestazioni come la Sail GP solleva dubbi sull’effettiva sostenibilità e utilità di simili iniziative”, scrive in una nota Elio Dalto, coordinatore provinciale di Alternativa Popolare.

La Sail GP, pur garantendo grande visibilità mediatica, comporta costi organizzativi esorbitanti, difficilmente compensati da benefici economici diretti. È quindi lecito chiedersi: sono questi gli eventi che Taranto dovrebbe privilegiare? O sarebbe più utile puntare su manifestazioni sostenibili e ben gestite, capaci di generare ricadute concrete senza pesare sul bilancio pubblico?”, continua Dalto.

“Un esempio positivo viene dalla Spartan Race, organizzata a Taranto dal 2016 al 2019, che portò migliaia di atleti e appassionati, trasformati in turisti per il territorio. Alberghi, ristoranti e commerci locali ne beneficiarono senza alcun aggravio economico per l’amministrazione comunale. Tuttavia, una gestione irresponsabile da parte delle istituzioni locali ha compromesso irreparabilmente la collaborazione con il brand Spartan”, sottolinea il coordinatore provinciale di Alternativa Popolare.

Secondo quanto,Elio Dalto, gli organizzatori della Spartan Race hanno escluso Taranto dalle future edizioni a causa del mancato rispetto degli accordi, dispute legali e dell’uso illecito del nome dell’evento. Questi episodi, che Dalto definisce “imbarazzanti”, dimostrano come l’incompetenza amministrativa possa compromettere opportunità cruciali per il territorio.

L’attenzione ora si sposta sui Giochi del Mediterraneo del 2026, un’occasione che Taranto non può permettersi di sprecare. Per evitare gli errori del passato, è necessaria una programmazione seria, una gestione trasparente e una rete di collaborazioni tra istituzioni, organizzazioni sportive e imprenditori locali.

“Non possiamo più permetterci di perdere occasioni come accaduto con la Spartan Race,” conclude Dalto. “Il futuro di Taranto dipende da una gestione responsabile e da un lavoro collettivo per costruire un modello di sviluppo economico duraturo”.