Giuseppe Lacorte
Giuseppe Lacorte

Taranto e Brindisi non sono territori ordinari. Qui le fragilità sociali, ambientali e produttive si intrecciano e finiscono per gravare in modo diretto su chi lavora nei servizi pubblici, nella sanità, nel socio-sanitario e nel terzo settore. È dentro questo contesto complesso che la CISL FP Taranto Brindisi traccia il bilancio del 2025, un anno segnato da scelte precise, orientate non solo alla denuncia ma soprattutto alla contrattazione, al confronto e alla corresponsabilità. Lo scrive in una nota Giuseppe Lacorte, segretario generale CISL FP Taranto Brindisi.

Nel settore della sanità privata e delle RSA, la questione contrattuale resta una priorità politica prima ancora che sindacale - continua -. Il prossimo 20 gennaio rappresenterà un passaggio decisivo: o si aprirà una trattativa reale per il rinnovo dei contratti oppure la mobilitazione sarà inevitabilmente rafforzata. Non è più sostenibile che chi garantisce quotidianamente assistenza e cura continui a lavorare con salari inadeguati e diritti compressi, reggendo un sistema che troppo spesso si fonda esclusivamente sul sacrificio degli operatori.

Il territorio è attraversato da vertenze emblematiche di una crisi che non può più essere gestita con rinvii e silenzi istituzionali. È il caso della Fondazione Cittadella della Carità, dove circa 160 lavoratori attendono da mesi il pagamento delle retribuzioni - aggiunge Lacorte -. Dopo l’esito negativo dell’ultimo incontro in Prefettura, la CISL FP attende ora risposte concrete dal Comitato Sepac regionale, ribadendo che la tutela del lavoro deve essere parte integrante di qualsiasi percorso di risanamento. In questo quadro si inserisce anche l’applicazione della delibera regionale sui criteri di accreditamento delle strutture riabilitative, che introduce l’obbligo di applicazione del contratto nazionale AIOP ARIS, considerato un passaggio essenziale di civiltà contrattuale.

Nel comparto delle Funzioni Locali, la preintesa sul contratto nazionale 2022–2024 ha aperto una fase che dovrà trovare nel 2026 la sua conclusione definitiva, insieme a una contrattazione di secondo livello capace di redistribuire risorse economiche e riconoscere il lavoro svolto - sottolinea il segretario generale CISL FP Taranto Brindisi -. Restano però irrisolte criticità strutturali, a partire dalle gravi carenze di organico negli enti locali e nella Polizia Locale di Taranto e Brindisi, aggravate dal mancato turnover. Una situazione che rende sempre più urgente la riforma della legge quadro 65 del 1986, oggi distante dalla realtà dei territori.

Segnali incoraggianti arrivano invece per il personale civile della Difesa, con nuove assunzioni, concorsi e progressioni economiche e verticali che dimostrano come una contrattazione praticata con serietà possa invertire anni di blocchi e penalizzazioni. Analogamente, nella sanità pubblica, nel socio-sanitario e nel terzo settore, la CISL FP Taranto Brindisi ha ottenuto stabilizzazioni, corretta applicazione dei contratti nazionali, miglioramenti economici e nuovi accordi nei servizi in house, nelle cooperative e nell’assistenza domiciliare.

Il 2026 dovrà essere l’anno delle scelte concrete. Non bastano più gli annunci: servono rinnovi contrattuali, assunzioni, investimenti nella sanità pubblica e nel welfare. Il diritto alla salute e la dignità del lavoro non possono trasformarsi in una lotteria. La CISL FP continuerà a praticare confronto e contrattazione, partecipazione e responsabilità, ma senza accettare ulteriori rinvii quando sono in gioco salari, diritti e futuro delle lavoratrici, dei lavoratori e delle comunità, conclude Giuseppe Lacorte, segretario generale CISL FP Taranto Brindisi.