Chiusura ex Ilva: ‘Corte Giustizia UE ha fissato udienza il 7 novembre’

Lo rende noto l’associazione Genitori tarantini: ‘Bisognerà rispondere a domande dei giudici di Milano’

CRONACA
10.09.2023 12:41

“La Cancelleria della Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha notificato ai nostri avvocati, Maurizio Rizzo Striano e Ascanio Amenduni, la decisione della Corte di trattare oralmente la causa nell'udienza fissata per il giorno 7 novembre 2023. La causa trae origine dal rinvio pregiudiziale da parte del Tribunale di Milano, al quale ci eravamo rivolti chiedendo la chiusura ovvero il fermo degli impianti dell'area a caldo dell’acciaieria tarantina”, lo scrive in una nota l’associazione Genitori tarantini.

”La Corte è chiamata a rispondere alle domande sollevate dai giudici di Milano concernenti la legittimità di alcune norme della legislazione speciale "Salva ILVA" - aggiunge l’associazionè -. Precisamente, se siano legittime le plurime proroghe concesse per l'adeguamento degli impianti secondo le prescrizioni dettate nel lontano 2012 dall'AIA (autorizzazione integrata ambientale); se sia legittimo rilasciare l'autorizzazione senza il previo svolgimento della procedura di valutazione del danno sanitario; se sia legittimo che non si tengano in conto tutte le sostanze tossiche emesse dagli impianti, bensì solo alcune di esse”.

”Se la Corte riterrà sussistere la violazione del diritto comunitario, il Tribunale di Milano avrà tutti gli elementi per pronunciarsi sulla chiusura o sul fermo degli impianti. La decisione di tenere una udienza di discussione orale della causa, in accoglimento dell'istanza avanzata dai nostri avvocati, denota l'attenzione che la Corte di Lussemburgo ha attribuito al caso. Infatti, solo per le cause complesse e importanti la Corte dispone la trattazione orale”, continua la nota.

“Inoltre. la Corte ha ritenuto il caso sottoposto della massima rilevanza decidendo che la sentenza sarà deliberata dalla sua Grande Sezione, composta da 15 giudici, fra i quali il Presidente della Corte, Koen Lenaerst, il Vicepresidente, Lars Bay Larsen e tre presidenti delle sezioni semplici (il cui collegio è composto da 5 giudici). Come Avvocato Generale della Corte è stata designata Juliane Kokott”.

“Confidiamo che la massima autorità giurisdizionale europea renda finalmente giustizia ed apra il percorso che porrà fine alla violazione dei diritti umani dei Tarantini. Cogliamo l’occasione per ringraziare ancora una volta Maurizio Rizzo Striano e Ascanio Amenduni che con grande impegno e professionalità continuano a curare gli interessi omogenei dei cittadini di Taranto”, conclude la nota dell’associazione Genitori tarantini.

Serie C/C: 2a Giornata: risultati, classifica e highlights
Decreto Caivano: Mignolo, ‘Punire e reprimere non è l’unica risposta’