Un appuntamento da non perdere quello in programma venerdì 13 giugno alle ore 18.00 a Palazzo Baux, in via De Cesare, nell’ambito del MAP Festival 2025. Il protagonista sarà il designer Paolo Imperatori, con un duplice intervento: uno speech e una lectio magistralis dal titolo “Il baricentro della marionetta”.

L’iniziativa, a ingresso gratuito su prenotazione tramite Eventbrite, rappresenta una delle novità della quinta edizione del festival, curato dall’Orchestra della Magna Grecia con la direzione artistica di Gloria Campaner e Piero Romano, in collaborazione con il Comune di Taranto, la Regione Puglia, la Soprintendenza al Patrimonio culturale subacqueo e il Ministero della Cultura.

Paolo Imperatori, noto per la sua esperienza accanto a Vico Magistretti, di cui è stato l’unico assistente fino al 2006, ha operato nel campo del design industriale e della fotografia d’architettura. Tra i suoi progetti più significativi figura un innovativo bastone per ipovedenti, presentato alla 24ª Esposizione Internazionale della Triennale di Milano. È inoltre socio del laboratorio filosofico “Mechrì” guidato dal filosofo Carlo Sini.

L’evento si inserisce in un calendario ricco di appuntamenti e installazioni artistiche diffuse per la città, a partire da “Abbracciami” ai Giardini Virgilio, un’opera site-specific realizzata dallo stilista Mario Rigo con il contributo dell’IISS Del Prete-Falcone e del gruppo Toma Italian Brands, focalizzata su sostenibilità e tutela del verde.

In via D’Aquino, invece, è visitabile “Disegno vuoto”, installazione firmata dallo scenografo e designer Peter Bottazzi, una riflessione visiva tra forma e incompiutezza.

Ritornano anche le scritte artistiche del progetto “Map Graffiti” nei quartieri cittadini, quest’anno dedicate ai Giochi del Mediterraneo 2026 e al valore dello sport, mentre nel prato antistante la Concattedrale Gran Madre di Dio è installata “Big MAP”, composta da tre grandi lettere che compongono il nome del festival.

Le installazioni urbane rimarranno esposte fino a lunedì 7 luglio, trasformando la città in uno spazio condiviso di arte, design e riflessione. Il MAP Festival conferma così la propria vocazione a connettere linguaggi creativi, comunità e istituzioni in un progetto culturale diffuso e accessibile.