"Quando abbiamo deciso di continuare a giocare, lo abbiamo fatto perché potevamo contare sulla presenza di 1000 tifosi allo stadio - dice Gino Montella, advisor del Brindisi, a notiziariocalcio.com -. Ora non ci sono più le condizioni. Le società hanno bisogno di pubblico e sponsor per andare avanti; bisogna fare quadrato e chiedere alla LND di sospendere la stagione almeno fino al 6 gennaio. Cosa serve per giocare? Innanzitutto, vogliamo che i calciatori non si ammalino, c'è bisogno di sicurezza sanitaria perché il nostro è uno sport di contatto; è necessario un rt uguale o inferiore a 1. I tamponi non garantiscono sicurezza, in una squadra di calcio ci si può infettare molto facilmente, non solo in campo. E poi il calcio senza pubblico non ha motivo di esistere, viene a mancare una componente essenziale: anche vedere le partite di Serie A senza tifosi è una cosa fuori da ogni logica".