MASSAFRA – Grandi emozioni, entusiasmo e partecipazione hanno caratterizzato la domenica massafrese all’insegna del Palio della Mezzaluna.

Domenica 21 settembre è calato il sipario sulla rievocazione storica organizzata dall’associazione culturale MassafraNostra con il patrocinio del comune di Massafra e di CONFAPI Taranto.

La celebrazione del Palio della Mezzaluna segue un preciso cerimoniale che ogni anno scandisce i vari momenti della manifestazione.

Sul sagrato di ogni parrocchia la benedizione dei figuranti officiata dal parroco. I figuranti di ogni rione hanno raggiunto in corteo piazza Pio IX. Intanto su Corso Roma gli sbandieratori del rione San Basilio e Lama di Oria hanno offerto alla città uno spettacolare corteo caratterizzato dal suono dei tamburi, dallo squillo delle trombe e dal leggiadro volteggiare delle bandiere.

I MOMENTI SOLENNI

In piazza Pio IX momenti solenni: la lettura del bando da parte dell’araldo, il giuramento dei capitani e la loro benedizione. Si è avviato così il maestoso corteo storico formato da circa 200 figuranti scortati dai cavalieri ammirato dal numeroso pubblico accorso affollando piazza Garibaldi e le vie lungo le quali è transitato. Massafra ha fatto memoria della battaglia contro i turchi del 1594. Nell’archivio dell’insigne collegiata di San Lorenzo Martire è conservata una nota redatta dal sacrista don Giovanni Cordola il quale, in calce al registro dei battezzati, registrava quanto accaduto con dovizia di dettagli. Al centro del racconto l’armata turca che assediò l’isola di Taranto per otto giorni, gli assedi quotidiani al fiume Tara e non solo, l’assalto a “piantata Scardino” dove risiedeva il vescovo di Mottola Jacopo Micheli, la gente di Massafra che cercò rifugio altrove, la ritirata dell’armata turca ormai sconfitta.

LA CERIMONIA IN PIAZZA GARIBALDI

Ad aprire la cerimonia in piazza Garibaldi lo spettacolo degli sbandieratori che ha incantato il numeroso pubblico presente, poi l’ingresso trionfale dei sei rioni in ordine di classifica derivante dalla due giorni di giochi del fine settimana scorso. Primo ad entrare in piazza il rione Gesù Bambino seguito da Santa Caterina, Santi Medici, Imperiali, Pappacoda e San Marco. Il rione San Marco ha occupato il posto d’onore nel corteo. In quanto primo classificato, ha sfilato davanti al carroccio che, trainato dai buoi di Accettura dell’associazione Dolomiti Lucane, ha trasportato lo stendardo del Comune ed il drappo 2025.

«Con il Palio della Mezzaluna – ha dichiarato il primo cittadino massafrese Giancarla Zaccaro durante il suo indirizzo di saluto –Massafra si veste di storia, passione ed orgoglio, è una comunità che riscopre e custodisce le radici e l’identità. I rioni competono con lealtà e si sfidano con fierezza. Manifestazioni come questa portano luce, rinascita e speranza. Che Massafra – ha auspicato – continui a splendere.» Dal primo cittadino anche un sentito ringraziamento agli organizzatori.

Sulla stessa linea il presidente di MassafraNostra Giovanni Tocciche ha ringraziato i soci e tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento: «Gli eventi che abbiamo vissuto lo scorso fine settimana hanno rappresentato, ancora una volta, preziose occasioni di aggregazione e socializzazione per grandi e piccini, momenti in cui riscoprirci comunità. Identità appartenenza e tradizione sono i valori che mi piacerebbe trasmettere alle giovani generazioni nel corso del mio mandato. L’obiettivo che perseguirò insieme a tutti i soci sarà quello di avvicinare sempre più ragazzi e ragazze al Palio perché sia un momento di riscoperta delle relazioni umane e del dialogo in grado di allontanarli dall’utilizzo eccessivo delle nuove tecnologie.»

Dalla vice presidente del sodalizio Maria Rosaria Montemurro il ringraziamento a tutti gli sponsor che hanno sostenutol’organizzazione del Palio della Mezzaluna.

A conclusione degli interventi istituzionali la consegna del premio “Portamento” ideato per rendere omaggio alla figurante Arianna Minardi mancata il 28 ottobre 2016. Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento il rione Pappacoda con grande emozione del priore Nicola Gioia.

LA PRESENTAZIONE DEL DRAPPO 2025

Immancabile l’intervento dell’autore del palio 2025, il giovane artista Alessandro Ciarella che ha descritto la sua opera: « I cavalli – ha spiegato – sono l’elemento principale dell’opera per rendere omaggio alla Giostra dei cavalieri. I sei cavalieri recano gli stemmi dei rioni cittadini ed il guerriero con la fiaccola rappresenta la corsa del palio. Sullo sfondo il castello di Massafra, elemento architettonico simbolo della città.»

GLI OSPITI GIUNTI DA GIOIA DEL COLLE

Un saluto anche dagli ospiti del convegno di studi “Città del Palio” tornati per l’occasione, i rappresentanti del Palio delle Botti di Gioia del Colle: « Si è accesa - ha asserito il presidente Claudio Santorelli – la fiaccola dell’amicizia e della condivisione che avvicina le nostre manifestazioni.» «Essere qui – ha fatto eco Marilena Limitone responsabile cortei storici – è stata un’esperienza bellissima di condivisione»

Dal consigliere regionale Michele Mazzarano un ringraziamento ed un plauso: «Grazie agli organizzatori per l’impegno profuso nel Palio, manifestazione che cresce e si rafforza ogni anno ed attira pubblico anche da fuori città.»

LA CORSA A STAFFETTA

A seguire riflettori puntati sugli atleti dei sei rioni che si sono schierati sulle note dell’inno nazionale prima della corsa a staffetta. Le sei squadre, composte da quattro atleti ciascuna di cui una donna, hanno gareggiato, fiaccola alla mano, con entusiasmo in una competizione adrenalinica sotto la supervisione di quattro giudici federali: Egidio Massafra, Giovanni Polisi, Gaetano Leonardi e Cosimo Miceli.  Starter della gara il sindaco Zaccaro. Agguerrite sulla linea di partenza le donne per il primo giro, a seguire gli uomini.

A tagliare per primo il traguardo Claudio Ladiana, atleta che ha consegnato la vittoria al rione Santa Caterina insieme a Diana Nica, Cosimo Albanese, e Beniamino Lobefaro.

Medaglia d’argento al rione Pappacoda, bronzo a Santi Medici, quarto posto Imperiali, quinto Gesù Bambino, sesto San Marco.

LA CONSEGNA DEL DRAPPO 2025

Sulle note di We are the champions tra lo scintillio dei fuochi d’artificio è stato consegnato il drappo al rione vincitore. Entusiasmo e grande festa per Santa Caterina alla sua prima vittoria. Un plauso agli atleti dal parroco don Michele Marco Quaranta visibilmente soddisfatto per il risultato.

Storia, cultura, sport, aggregazione, sana competizione sono stati dunque gli elementi fondamentali della manifestazione che hanno consentito alla città di riscoprire le proprie radici nonché rafforzare lo spirito identitario dei rioni.