‘Lo strano caso covid’: Il 4 e 5 luglio, Andrea Crisanti all’Uniba

per il convegno CISL MEDICI con accademici, medici e divulgatori

Andrea Crisanti
Cultura, musica e spettacolo
02.07.2022 10:34

“Lo strano caso covid, prevedere l’imprevedibile” è il titolo del convegno, organizzato all’università degli studi di Bari il 4 e 5 luglio dalla Federazione Cisl Medici Puglia e Bari. Una due giorni in cui si alterneranno accademici, divulgatori scientifici e medici per approfondire aspetti ancora poco chiari sulla pandemia da SARS CoVid-2 che ha cambiato le nostre vite negli ultimi tre anni circa. L’evento è organizzato in collaborazione con Cisl Università Bari, Ust Cisl Bari ed Usr Cisl Puglia.

Terapie, vaccini, clinica, long covid, implicazioni psicologiche e socio-economiche della pandemia saranno analizzate e studiate da esperti come Andrea Crisanti microbiologo, accademico e divulgatore scientifico italiano, il studio sui cittadini di Vo', comune in provincia di Padova in cui ha avuto luogo uno dei primi due grandi focolai dell'infezione, è stato determinante per comprendere la trasmissione del virus: ha scoperto che la maggior parte delle persone infette dal SARS-CoV-2 era in grado di trasmetterlo pur essendone portatrice asintomatica; a seguito di ciò ha fortemente sostenuto la necessità di eseguire tamponi anche su chi non aveva sintomi, e ha verificato una durata degli anticorpi per il COVID-19 di circa 9-10 mesi. Tra gli altri sono attesi anche Guido Favia, docente di Parassitologia Università di Camerino, Gioacchino Angarano docente Emerito Malattie Infettive dell’università degli studi di Bari, Fulvio Marsilio, docente veterinario Malattie Infettive dell’Università Teramo.

Sessioni, tavole rotonde e question time in cui esperti del settore psichiatrico, sindacale, storico e culturale, degli studi di genere e del settore zooprofilattico si confronteranno in modo interattivo per un viaggio nel mondo delle pandemie dal medioevo ad oggi e nel prossimo futuro.

“La pandemia ha evidenziato gravi criticità già presenti nel tessuto sanitario italiano e pugliese che coinvolgono aspetti strutturali, strumentali e, soprattutto, di atavica carenza del personale medico ed infermieristico con inevitabili conseguenze sulla programmazione dei ricoveri ed interventi di elezione oltre che di esami strumentali, visite specialistiche di screening sui tumori ed anche di visite specialistiche non legate alle neoplasie le cui liste di attesa si sono inevitabilmente allungate”, commenta Vincenzo Piccialli, Segreteria Generale Federazione Cisl Medici Puglia.

“Nessun riguardo premiale si è avuto per i medici veterinari – aggiunge Domenico Centola, Segreteria Generale Federazione Cisl Medici Bari - quali, per esempio, quelli che operano nei dipartimenti di prevenzione ed in particolare quelli che lavorano negli istituti zooprofilattici, il cui specialistico e silenzioso lavoro di sequenziazione genimica delle varianti del SARS-Cov2 (solo per citare una delle attività in cui sono impegnati) ha significativamente contribuito al monitoraggio e controllo di tutte le fasi della pandemia ci Covid-19, sin dal suo insorgere!”

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