Taranto: Gamba amputata, indagati 10 medici

CRONACA
09.08.2020 19:08


Un altro sospetto caso di malasanità scuote gli studi medici e le sale operatorie dell’ospedale Santissima Annunziata e questa volta anche della clinica Villa Verde di Taranto. La Procura della Repubblica ionica ha iscritto sul registro degli indagati i nomi di dieci medici, cinque della struttura pubblica e cinque di quella privata, che devono rispondere di lesioni personali in concorso tra loro ai danni di un uomo di 48 anni residente in un comune della provincia a cui gli è stata amputata la gamba sinistra a seguito di una ischemia dovuta, questo è il sospetto degli inquirenti e dei parenti che hanno presentato un esposto facendo aprire il procedimento, ad un intervento di vascolarizzazione di una valvola cardiaca nel corso del quale gli operatori avrebbero perforato il cuore e un’aorta. La storia clinica della vittima è iniziata il 14 maggio scorso quando è entrato per la prima vola nella sala chirurgica cardiologia della Villa Verde per essere sottoposto ad un intervento di angioplastica. A quella prima seduta operatoria, sempre nella stessa clinica, ne sono seguite altre e proprio durante una di queste che, si sospetta, gli operatori avrebbero perforato con una sonda una parete del cuore e una delle coronarie. Sarebbe così iniziato il calvario del 48enne che alla già sua patologia cardiaca si è aggiunta l’ischemia della gamba sinistra dagli esiti devastanti. Trasferito all’ospedale Santissima Annunziata per le sue gravi condizioni, lì è stato nuovamente sottoposto ad un intervento chirurgico necessario ad amputare l’arto sinistro oramai non più recuperabile. A quel punto la moglie e il figlio si sono rivolti all’avvocato Fabio Falco del foro di Taranto che ha presentato alla Procura della Repubblica un esposto dettagliato in cui si chiede di accertare le cause dell’amputazione e di fare luce sui presunti incidenti accaduti durante gli interventi al cuore. Per questo il pubblico ministero Castiglia ha chiesto ai suoi consulenti di accertarsi che tutti gli interventi eseguiti siano stati eseguiti nel rispetto dei protocolli e delle buone pratiche e che non siano configurabili profili di censura tecnica a carico di tutti i professionisti che hanno in qualche modo avuto in cura il paziente il quale è tuttora ricoverato in gravi condizioni nella terapia intensiva della Villa Verde dove è stato trasferito dopo l’intervento demolitivo. L’avvocato della famiglia, Falco, si è riservato di nominare un proprio consulente che prenderà parte all’esame irripetibile sull’arto amputato come hanno già fatto gli indagati assistiti dagli avvocati Andrea e Egidio Albanese, Claudio Petrone, Luca Perrone, Gaetano Di Marco e Mallito Andrea. (Da Quotidiano di Taranto)

Coronavirus: 9 agosto, 9 casi registrati in Puglia
Taranto: Intesa tra Amministrazione Melucci e associazione Bethel