Confartigianato: Caro bollette e materie prime, chiesto incontro urgente con Prefetto

CRONACA
12.10.2022 23:01

Davanti all'emergenza del caro energia nessuno può restare a guardare, tutti devono darsi da fare ad ogni livello. Anche le associazioni di categoria tarantine Confartigianato, Confagricoltura, CIA, Confapi, Confesercenti, Casaimpresa, CLAAI, Copagri, UPALAP e UNSIC si muovono per rappresentare lo stato di emergenza che sta dilaniando il territorio tarantino nei settori del commercio, dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, già provati da numerose difficoltà socio-economiche e dove la media e piccola impresa ha un peso rilevante in termini economico-occupazionali.

Va in questa direzione, quindi, l'iniziativa delle suddette associazioni di categoria che dal 21 settembre scorso hanno iniziato a incontrarsi sistematicamente, costituendo un tavolo operativo di confronto permanente, con l’impegno di farsi carico delle criticità che interessano tutti per confrontarsi con la Prefettura, i sindaci, i consiglieri e gli assessorati regionali e comunali, la Camera di commercio, il mondo del credito, per rappresentare le particolarità territoriali della crisi e ricercare soluzioni, agevolazioni e ristori a livello locale che pur rappresenterebbero un auspicato segnale di attenzione per il tessuto economico tarantino.

L'auspicio è che sia finalmente il primo passo di un gioco di squadra, ad iniziare già con l’avvenuta richiesta di incontro urgente col Prefetto di Taranto ed il Commissario della Camera di commercio ionica. La crisi di portata storica, che ovviamente sul territorio tarantino vede triplicati gli effetti, deve spingere le parti sociali ad agire insieme nel confronto con le varie istituzioni locali e regionali in nome degli interessi della comunità e delle imprese, che stanno pagando un prezzo troppo alto per la crisi che sta colpendo tutti i settori, nessuno escluso.

L’incremento dei prezzi dell’energia elettrica, del gas, del carburante, delle materie prime, dei costi di produzione (come ad esempio quelli per gli imballaggi) negli ultimi 12 mesi ha causato rincari davvero pazzeschi, alimentati da fattori oggettivi e dalla forte spinta della speculazione. Inoltre la mancanza di liquidità sta impedendo alle imprese la corretta gestione dell’indebitamento finanziario, con le letali conseguenze che ne derivano.

Fino a questo momento la maggior parte delle imprese sono impegnate a limitare al massimo lo scarico dell’incremento dei costi sui prezzi al consumo, preferendo lavorare in perdita per non allontanare i clienti, ma questo non può durare oltre.

Le misure sinora adottate a livello nazionale non si sono rivelate risolutive per le imprese ioniche che hanno la necessità di operare con maggiore respiro, ed è molto probabile il rischio di ritrovarsi nei prossimi mesi in una situazione molto difficile con la rimessa in discussione di quegli equilibri di pace sociale rappresentati dagli accordi tra imprese e sindacati. In questo momento storico molto delicato è senza dubbio importante unire le forze e gli intenti in un territorio, quello tarantino, sinora avulso da individualismi e divisioni.

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