Arsenale Militare di Taranto (foto Massimo Todaro)
Arsenale Militare di Taranto (foto Massimo Todaro)

Prosegue l’allarme della CGIL sulla situazione del comparto Difesa a Taranto, che rischia un progressivo svuotamento degli organici e la perdita di centinaia di posti di lavoro. È quanto emerso nel corso di un incontro avvenuto nei giorni scorsi a Bari tra il sindacato e l’assessore regionale alle crisi industriali e alle politiche di genere, Serena Triggiani, insieme ai dirigenti regionali Elisa Bellingerio e Claudia Claudi.

“La sfortuna di Taranto è essere strategica per l’economia e la difesa dello Stato, senza però ricevere le dovute tutele per questa sua importanza”, hanno dichiarato Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL di Taranto, e Cosimo Sardelli, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL di Taranto. Secondo i due rappresentanti sindacali, il processo di riduzione del personale va avanti da oltre un decennio e sta progressivamente impoverendo la seconda realtà produttiva del territorio jonico.

Attualmente, i 18 comandi militari attivi a Taranto, specializzati in attività di manutenzione dei sistemi d’arma, gestione dei bacini navali e sistemi subacquei, soffrono di una grave carenza di personale tecnico, logistico e amministrativo. “Alcuni di questi enti possiedono competenze uniche, che senza nuove assunzioni rischiano di andare perdute”, ha sottolineato Sardelli.

I numeri sono particolarmente critici: mancano circa 550 unità nell’Arsenale Militare, 42 a Marigenimil e 186 a Marinastanav, solo per citare alcune delle principali strutture, mentre la carenza complessiva supera ormai le mille unità.

Anche Pietro Avellino, del coordinamento Difesa della FP CGIL di Taranto, ha ribadito le gravi conseguenze che il progressivo depotenziamento potrebbe avere non solo sul piano occupazionale, ma anche su quello della sicurezza nazionale e della capacità operativa del comparto Difesa. “In un contesto internazionale caratterizzato da nuove tensioni geopolitiche e dalla revisione dei vincoli europei sulle spese militari, il ruolo strategico degli enti tarantini è destinato ad assumere un peso ancora maggiore”, ha spiegato.

Proprio il nuovo quadro europeo, secondo i sindacati, può rappresentare l’occasione per affrontare in modo strutturale le criticità croniche del settore e avviare un piano di rafforzamento degli organici.

Al termine dell’incontro, l’assessore Serena Triggiani ha accolto l’appello della CGIL, assumendo l’impegno di proporre al Presidente della Regione l’attivazione di un tavolo tecnico regionale dedicato. “Serve un’azione sinergica di tutte le istituzioni competenti per garantire il futuro degli enti della Difesa, tutelare l’economia locale e salvaguardare un presidio strategico per l’intero Paese”, ha concluso Sardelli.