Concerti: Successo degli Extraliscio al teatro Orfeo di Taranto

Foto Aurelio Castellaneta/Orchestra della Magna Grecia
Cultura, musica e spettacolo
21.01.2022 14:25

«Un 2022 che parte con un concerto brillante, frizzante, spensierato, se possibile, con l’Orchestra della Magna Grecia e gli Extraliscio e una rivisitazione moderna di un genere tornato di moda: lo facciamo con grande energia; in un periodo come questo, privarsi anche della musica, delle emozioni, suonerebbe come una resa: invece da parte nostra c’è voglia di reagire, trasmettere energia positiva per ricambiare quell’affetto che il pubblico non ci fa mai mancare». Così il maestro Piero Romano, giovedì sera al teatro Orfeo di Taranto ha introdotto il settimo concerto della Stagione orchestrale 2021-2022 (“Liricamente affascinante”, in un primo momento in programma lo scorso 15 gennaio, sarà recuperato giovedì 10 marzo). Più di un’ora e mezzo di musica e divertimento con la direzione del Maestro Roberto Molinelli, che ha curato gli arrangiamenti dell’intero repertorio interpretato da Mirco Mariani, Moreno il Biondo e Mauro Ferrara, i tre artisti romagnoli che hanno letteralmente affascinato il pubblico dell’Orfeo.  Una scaletta senza fine, con “Ciao mare”, “La paloma”, “Milanesiana di Riviera”, “Bianca luce nera”, portato dagli Extraliscio al Festival di Sanremo, sempre diretti da Molinelli, “Riviera romagnola”, “Capelli blu”, “Dolore”, “Amarsi come una regina”, proseguendo con il cult “Romagna mia”, “Valzer d’Africa”, “Gam gam”, “Ninna nonna nanna”, “Primavera notturna”, “Marina”, “La sfida” e un medley con “Rosamunda” e altri successi. Grandi applausi e un bis graditissimo, “Voglio vederti danzare”, che gli Extraliscio hanno dedicato alla memoria del grande Franco Battiato. La Stagione orchestrale 2021-2022 dell’ICO Magna Grecia con la direzione artistica del Maestro Piero Romano, è realizzata insieme con Comune di Taranto, Regione Puglia e Ministero della Cultura, in collaborazione con Banca BPER; Fondazione Puglia; Programma Sviluppo-Lavoro, informazione, welfare; Teleperformance, azienda leader nei servizi di call, “Varvaglione 1921” vini di Puglia. Fra gli appuntamenti di febbraio con l’Orchestra della Magna Grecia, sempre al teatro Orfeo di Taranto: giovedì 3 “Virtuosisticamente”, con il pianista Giuseppe Greco e la direzione del Maestro Luigi Piovano; lo stesso direttore venerdì 11 dirigerà il violoncellista Mario Brunello (“Piovano dirige Brunello”); venerdì 25, “Kurt Elling in Symphony”, con lo straordinario jazz-singer americano (più volte miglior voce maschile secondo le riviste “Down Beat” e “Jazz Times”) diretto dal Maestro Valter Sivilotti. «Suonare con un’orchestra, farlo con l’Orchestra della Magna Grecia, poi, così importante – ha dichiarato Mirco Mariani – è stato sempre il mio sogno; per uno come me impegnato per tanti anni nella ricerca dei suoni, mettere insieme la classicità di un’orchestra sinfonica e il suono del liscio credo possa rappresentare qualcosa di memorabile». Dove finisce il liscio e dove comincia il resto. «Il liscio nasce dalla nostra terra, la Romagna. Senti questa musica e avverti il profumo della nostra campagna; hai la sensazione di volare fra le nuvole e le stelle, vivi la poesia declamata dai film di Fellini: vogliamo restituire a questa musica quello che nel tempo le hanno tolto». I Casadei, Secondo e Raoul, hanno reso popolare il liscio. Cosa ha insegnato e cosa insegna la tradizione? «Insegna che non esistono etichette, ma solo la musica che ti piace o non ti piace, la musica allegra e quella che ti fa pensare; il liscio è una musica vera, non segue mode, per questo credo sia eterna. In un momento storico come quello che stiamo attraversando, la musica suonata ovunque, dai teatri agli auditorium, nelle arene, credo vada valorizzata più di quanto non si faccia. Da tempo nessuno parlava più del liscio, delle balere. Bene, oggi con gli Extraliscio e l’Orchestra della Magna Grecia il pubblico può dire di aver scoperto il liscio anche in veste sinfonica ascoltandolo in un posto meraviglioso». (CS)

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‘Lavoro cosa seria, serve chiarezza. No luoghi comuni o false aspettative’