Antonella Palmisano trionfa a Podebrady e si qualifica per Tokyo 2021

Atleta di Mottola vince la 20 km di marcia in Repubblica Ceca: ‘Dopo un anno buio, finalmente la luce’

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10.10.2020 22:31


Missione compiuta. Antonella Palmisano trionfa con la maglia azzurra al match internazionale di Podebrady, in Repubblica Ceca, e firma lo standard d’iscrizione per i Giochi olimpici di Tokyo nella 20 km di marcia, con il tempo di 1h28:40. La tarantina di Mottola torna a festeggiare sulle strade boeme a distanza di tre anni dal successo in Coppa Europa e completa una prova di estrema autorità e rinnovata consapevolezza, staccando al diciassettesimo chilometro le compagne d’avventura, la brasiliana Erica De Sena (1h29:14) e l’ecuadoriana Glenda Morejon (1h29:32), grazie a un ottimo finale in progressione (ultimi 5 km in 21:21) e un’intera gara in pieno controllo, sempre al comando. Per la 29enne delle Fiamme Gialle era la prima “venti” dell’anno, a dodici mesi dai Mondiali di Doha, dai quali voleva riscattarsi il prima possibile. Ed è il risultato che serviva per programmare serenamente l’appuntamento a cinque cerchi che si disputerà sulle strade di Sapporo (era richiesto 1h31:00). Nella top ten della “classica” di Podebrady anche l’altra azzurra Lidia Barcella (Bracco Atletica): decima e con un miglioramento di quasi tre minuti in 1h35:05 (aveva 1h37:43). Per oltre metà gara la debuttante in Nazionale assoluta viaggia insieme a Federica Curiazzi (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), poi tredicesima con 1h38:10, suo miglior tempo dal 2015. Grazie al loro contributo l’Italia femminile si aggiudica anche il match a squadre contro la Repubblica Ceca. A titolo individuale è invece la terza vittoria azzurra consecutiva nella manifestazione dopo i successi di Eleonora Giorgi del 2018 e 2019 e l’Italia va a segno da quattro stagioni consecutive nella città di Podebrady considerando anche la già citata vittoria della Palmisano nella Coppa Europa 2017. PALMISANO: FINALMENTE LA LUCE!”: “Dopo un anno di buio, finalmente sono tornata a vedere la luce - le parole di Antonella Palmisano, seconda azzurra di sempre sulla distanza con 1h26:36 dei Mondiali 2017 - Era da tre anni, dalla rassegna iridata di Londra, che non mi sentivo così bene. E che non mi divertivo così tanto in gara. Oggi non puntavo a vincere, ero qui soltanto per lo standard per Tokyo. Dovevamo restare tranquilli, andare a 4:30 al chilometro. Poi però a cinque km dalla fine mi sembrava di passeggiare e allora il mio coach Patrizio Parcesepe mi ha lasciato libera di partire. E così è stato. Ero veramente contenta di marciare, l’ho fatta tutta col sorriso, senza un minimo di nervosismo e di agitazione. L’ho gestita come volevo. Con facilità nel ritmo. A Doha purtroppo non avevo questo stato d’animo che oggi sento di aver ritrovato. Riparto da qui, e domenica prossima sarò a Modena per i tricolori della 10 km. Poi a dicembre la 20 km di Ostia”. KM PER KM: Ottobre, le foglie sull’asfalto, la temperatura che non supera i 15 gradi. Antonella Palmisano chiarisce subito le proprie intenzioni e si presenta in testa fin dall’inizio, nel primo dei venti giri disegnati nel parco cittadino della “Mecca” boema della marcia. Nel primo chilometro fila via a un ritmo che soltanto la colombiana Sandra Galvis decide di seguire, ma la tarantina di Mottola assesta la prima vera frustata nei secondi mille metri (in 4:22) e guadagna un primo vantaggio sul gruppetto di avversarie, tutte sudamericane, formato dalla primatista mondiale under 20 Morejon (Ecuador), dalla quarta di Doha De Sena (Brasile), dalla Galvis e dall’altra colombiana Yeseida Carrillo, un drappello che comprende tutte le più attese della vigilia tranne la padrona di casa Anezka Drahotova, più indietro. Ai 5 km Palmisano passa in 22:33 e comincia a sfilacciare la banda di inseguitrici che si riduce a De Sena e Morejon. Poco prima di metà gara si ricongiunge il terzetto: il bronzo mondiale 2017 ed europeo 2018 transita ai 10 km in 45:00 appaiata a De Sena (45:01) e Morejon (45:01) a una media esatta di 4:30 al chilometro. La velocità di crociera rimane pressoché costante nei successivi cinque chilometri con un lieve incremento al quindicesimo (4:26) per un passaggio a 1h07:19, sempre in una lotta a tre. Ma è poco dopo che comincia il forcing decisivo della marciatrice allenata da Patrizio Parcesepe che con un chilometro da 4:17 guadagna nove secondi di vantaggio a tre giri dal termine. È l’azione che indirizza le sorti della gara verso l’azzurra, capace di liberarsi definitivamente delle rivali nei successivi mille metri azzannati in 4:15. “Nelly” vola anche negli ultimi due km, marciati sotto una leggera pioggia, e completa una super seconda parte di gara con “negative split” in 43:40. (Fidal.it).

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