Taranto, Festinante: La fila di ambulanze al SS. Annunziata lascia costernati’

Cosimo Festinante
Politica
09.02.2024 00:37

“La fila di ambulanze all’ingresso del S.S. Annunziata lascia costernati”. Mimmo Festinante, consigliere comunale di Taranto di Svolta Liberale, va all’attacco sull’ultimo avvenimento, in ordine temporale di emergenza sanitaria registrata al Pronto soccorso dell’Ospedale S.S.  Annunziata, dove sono ricomparse le interminabili code dei mezzi di  soccorso.

“Immagini che non possono lasciare indifferenti e che rappresentano la spia d’allarme di problematiche di varia natura – osserva Festinante –. Partiamo dalle anomalie nella gestione del Pronto soccorso dove, è notizia di qualche tempo fa, vengono dirottati specialisti di altri reparti e di altri ospedali per cercare di  sopperire alla carenza di personale, già sotto stress per la mole di lavoro. Un travaso inconcepibile e una mortificazione professionale che però, da come si evince, non basta a tappare i buchi e a risolvere l’emergenza. Si è nuovamente ricominciato con la processione delle ambulanze e dei pazienti costretti ad attendere ore per ricevere le cure necessarie o anche semplicemente per accedere al Pronto soccorso”.

Ma per il consigliere comunale c’è anche un altro aspetto da sottolineare: “Oltre alle carenze del S.S. Annunziata, questa situazione è determinata dal fatto che, spesso, gli utenti soccorsi dal 118 non trovano posto presso i reparti delle altre strutture della nostra provincia o addirittura extra provincia jonica. Da qui, i cosiddetti viaggi della 
speranza che purtroppo offrono un’immagine indecorosa del nostro territorio a scapito dei pazienti che cercano sostegno sanitario in tempi congrui”.

Festinante chiude con un appello: “Mettendo insieme le varie questioni viene fuori un quadro fallimentare dell’organizzazione della sanità nella provincia di Taranto e, più in generale, in Puglia. Il Pronto soccorso è un presidio fondamentale per gli utenti di ciascun territorio e non può essere lasciato in tali condizioni. Si aspetta prima una tragedia per poi intervenire in urgenza?”.

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