Casartigiani Taranto chiede maggiore tutela delle imprese artigiane

Stefano Castronuovo, coordinatore regionale di Casartigiani Puglia
CRONACA
31.03.2023 10:03

L’artigianato tarantino cerca di sopravvivere alle difficoltà del settore. Negli ultimi dieci anni, nel capoluogo ionico, 520 artigiani hanno chiuso i battenti. Una percentuale bassa, del 5,6%, rispetto le 12 mila aziende pugliesi che hanno cessato le attività nello stesso periodo. Meccanici, verniciatori, batti lamiera, elettrauti, calzolai, corniciai, fabbri, orologiai, pellettieri, corniciai, fotografi, falegnami, tappezzieri e tipografi non riescono più a far fronte agli affitti esosi, alle molteplici tasse e alla concorrenza del commercio online.

Secondo Stefano Castronuovo, coordinatore regionale di Casartigiani Puglia, le aziende dell’artigianato tarantino sopravvivono con fatica, perché non sarebbero abbastanza tutelate. «Non è possibile – ha detto Castronuovo – che i nostri imprenditori debbano far fronte a mille problematiche, totalmente ignorati dalle istituzioni. Necessitiamo di un tavolo urgente di confronto per trovare delle soluzioni a sostegno delle aziende artigiane, che potrebbero essere la semplificazione dell’iter di burocratizzazione e l’attuazione di meno imposte».

Castronuovo ha posto, inoltre, l’attenzione sulle proposte di agevolazione alle start up dell’amministrazione comunale, mai attuate. «Il Comune di Taranto – continua - nel regolamento delle imposte aveva previsto delle agevolazioni alle nascenti imprese, volte a incentivare maggiori investimenti nel territorio jonico. Facilitazioni che, con nostro grande dispiacere, non sono mai state attuate».  «Peraltro, abbiamo più volte sollecitato – prosegue Castronuovo - i vari comuni della provincia, nella speranza di avviare dei tavoli di confronto tra gli amministratori e le parti sociali. Dialogo che, in primis l’amministrazione comunale tarantina, sembrerebbe evitare. Lo dimostra lo stato di agitazione attuato, stamane, dai commercianti a cui esprimiamo la nostra solidarietà. Le imprese e le associazioni di categoria sono stanchi di essere ignorati e lo stanno legittimamente gridando a gran voce».

Il monito del coordinatore regionale. «Siamo profondamente stanchi e amareggiati – conclude Castronuovo – di essere trattati come l’ultima ruota del carro. Gli artigiani tarantini si sentono invisibili, nonostante siano parte attiva del tessuto imprenditoriale ed economico tarantino. È ora che si introducano degli aiuti concreti o si rischierebbe seriamente di compromettere, ancora di più, il sistema economico locale».

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