T.R.A.C.C.E.: il dossier che sfida l’Accordo di Programma sull’ex Ilva

Un gruppo di giovani professionisti legati al territorio ha redatto un dossier tecnico che mette in discussione l’Accordo di Programma sull’ex Ilva di Taranto, proponendo una visione alternativa fondata su rigenerazione ambientale, riconversione occupazionale e giustizia sociale. Il progetto si chiama T.R.A.C.C.E. – Taranto Rigenerata Attraverso Cultura, Comunità ed Ecologia.
Realizzato con il contributo del Comitato per la difesa del territorio jonico, del WWF Taranto e del Movimento giovanile terra Jonica, il documento analizza nel dettaglio gli impatti sanitari, ambientali ed economici del piano attuale, stimando un costo complessivo di oltre 9,7 miliardi di euro entro il 2039, calcolato secondo parametri europei come il VSL e il VOLY.
Il dossier non si limita alla critica. Propone infatti un piano integrato articolato su cinque pilastri: bonifiche come motore di occupazione, sviluppo della manifattura sostenibile e bioeconomia locale, formazione retribuita con l’istituzione di un’“Academy della rigenerazione”, valorizzazione culturale e servizi ecosistemici in sostituzione delle servitù inquinanti.
Tra le proposte principali spicca il progetto “StillWorks”, ispirato ai modelli di riconversione di Bethlehem e Pittsburgh negli Stati Uniti, con un’area di 100 ettari trasformata in distretto culturale, cantieri verdi e spazi civici.
“Abbiamo analizzato scenari, normative e dati ufficiali, ma soprattutto ascoltato chi da anni vive il paradosso di una città sacrificata”, affermano gli autori del dossier. “Con T.R.A.C.C.E. dimostriamo che una transizione realistica, finanziabile e socialmente utile è possibile”.
Nel documento si suggerisce anche l’introduzione di strumenti fiscali innovativi, come un “BTP Taranto 2035” e meccanismi di Tax Increment Financing per reinvestire localmente le entrate fiscali, oltre a un modello di governance partecipata.
Il dossier è stato trasmesso ai rappresentanti istituzionali locali e regionali, e sono stati avviati contatti con i referenti del progetto SteelStacks in Pennsylvania per un confronto diretto.
“Taranto non può più essere commissariata. È tempo di costruire un futuro condiviso, con il lavoro, la salute e l’ambiente al centro”, dichiara Gladys Spiliopoulos, in rappresentanza delle realtà associative promotrici.