Si è tenuta sabato 7 giugno, presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTa), la presentazione ufficiale delle nuove installazioni urbane firmate dal designer e scenografo internazionale Peter Bottazzi, all’interno del cartellone del MAP Festival – Il ritmo del cambiamento, per filo e per segno. Il progetto, dal titolo “Disegno Vuoto”, propone tre installazioni disseminate in punti simbolici della città.

Alla conferenza stampa hanno preso parte lo stesso Bottazzi, la direttrice del MArTa Stella Falzone e il codirettore del MAP Festival Piero Romano, che guida la rassegna insieme a Gloria Campaner.

“Disegno Vuoto è un progetto che attraversa tre luoghi della cultura tarantina: il MArTa, l’ex libreria Mandese in via D’Aquino e la libreria Feltrinelli in via Di Palma. Ogni spazio ha una sua personalità, un’identità culturale ben precisa. Qui al MArTa, l’installazione è stata realizzata nel giroscala, con un fascio di luce che scende dall’alto, creando volume e profondità”, spiega Bottazzo.

L’opera nasce da un lavoro di sovrapposizioni e richiami visivi e musicali. “Ho scelto elementi esistenti e storici, disegni vuoti che in realtà sono pieni di vibrazioni, echi e rimandi sonori. È un dialogo continuo tra spazio e forma, tra ritmo e improvvisazione, che cattura lo sguardo e invita l’osservatore ad andare oltre”, ha aggiunto il designer.

Grande soddisfazione è stata espressa dalla direttrice del MArTa Stella Falzone, che ha sottolineato il forte legame tra il museo e il MAP Festival: “Anche quest’anno il MArTa partecipa attivamente a questa rassegna, ospitando opere che uniscono l’antico e il contemporaneo. Il nostro obiettivo è proporre un’esperienza culturale transgenerazionale, capace di attraversare le epoche. Per questo il giroscala, simbolo di movimento e dinamismo, è diventato il palcoscenico ideale per questa installazione”.

Il MAP Festival, come spiegato dal direttore Piero Romano, mira a valorizzare il territorio attraverso progetti artistici capaci di stimolare uno sguardo originale e nuovo: “L’obiettivo è offrire al pubblico opere che non siano ovvie, ma che richiedano interpretazione e riflessione. Il ‘Disegno Vuoto’ di Bottazzi rappresenta esattamente questa visione: attraverso il vuoto, riverbera la bellezza del nostro territorio. Le installazioni nelle tre sedi – Feltrinelli, ex Mandese e MArTa – dialogano tra loro e restituiscono un messaggio culturale che coinvolge cittadini, giovani e turisti”.

Il MAP Festival 2025 si conferma così ancora una volta un laboratorio aperto di sperimentazione culturale, capace di mettere in rete spazi, artisti e linguaggi diversi, raccontando il patrimonio e l’identità di Taranto attraverso l’arte contemporanea.