Taranto: Il gioco migliora, ma serve chiudere le partite
L’analisi dopo il pari di Gravina

A Casarano l'ex Favetta aveva negato i sogni di gloria dei rossoblù con un gol all'ultimo minuto. Contro il Gravina ci ha pensato Ficara, con una deviazione, a beffare Sposito. Complice il passo falso del Sorrento, i 3 punti nella giornata di ieri avrebbero avvicinato il Taranto al vertice della classifica. Prima posizione che sarebbe stata raggiunta, aggiungendo i punti persi a Casarano. Purtroppo però, nel calcio con i sé e con i ma non si va da nessuna parte. La rete del numero 10 gravinese è giunta oltre l'extratime, ma ciò non può essere un alibi per una squadra che aspira al ruolo di protagonista del girone H. Le cronache raccontano di un Taranto che ha faticato nella prima mezz'ora del match, uscendo dalla propria metà campo solo al 30', quando Diaby di testa impensierisce Martellone. Proprio il centrocampista classe 2000 può essere identificato come il fulcro di questa squadra. Parliamo di un giocatore possente fisicamente, abilissimo palla al piede e dotato di una progressione alquanto esplosiva. Tutte caratteristiche difficili da trovare in un under di Serie D. É lui il vero colpo del mercato estivo di Montervino. Al direttore sportivo va dato il merito anche di aver pescato un allenatore giovane e dalle idee subito recepite dai giocatori. La pecca del mercato risponde al nome di Denis Stracqualursi. Arrivato come il salvatore della patria, lascia Taranto dopo pochi mesi e prestazioni molto discutibili. Accasatosi immediatamente a Fasano, solo con il tempo potrà dimostrare a chi vanno attribuite le responsabilità di questo clamoroso flop. Il primo acquisto della sessione di riparazione non poteva che essere un attaccante. Pochi giorni dopo l'ufficialità, Abayan ha fatto il suo esordio da centravanti rossoblù, sostituendo il falso 9 Santarpia. Ovviamente, nessuno si aspettava una prestazione straordinaria, viste le poche ore trascorse con i nuovi compagni. Raramente, però, un attaccante di spessore fallisce un'occasione come quella capitata sui piedi dell'argentino al minuto 70. Taranto che fallisce l'occasione per chiudere la gara e negli ultimi minuti si assiste ad un forcing del Gravina. Al quale si aggiunge un errore a dir poco elementare del direttore di gara De Capua. Il fischietto della sezione di Nola consente l'esecuzione di un calcio d'angolo oltre i 5 minuti di recupero assegnati. Sugli sviluppi del corner, Ficara trova l'angolo per battere l'incolpevole Sposito. Le colpe, allora, di chi sono? Dell'arbitro? Di Abayan? Della dirigenza incapace di acquistare un vero attaccante? Interamente, di nessuno di essi. É la somma di tutti questi fattori, però, che impedisce ai rossoblù di compiere il definitivo salto in avanti per raggiungere la vera maturità calcistica. La stagione è ancora lunga, così come il mercato. Il Taranto è atteso da diverse partite nelle quali episodi come quelli di Gravina e Casarano non dovranno più ripetersi. Altrimenti, si rischia di accelerare la fuga delle altre pretendenti. (Si ringrazia Fbc Gravina per la concessione della foto)