Taranto: Ciullo affranto, "Ci sentiamo tutti umiliati"

TARANTO
Vito Galasso
15.04.2017 17:24

La sconfitta ha in bocca il sapore dell'umiliazione, amaro e rancido come quello di una vecchia birra. Salvatore Ciullo è arrabbiato, ma non cerca giustificazioni: si assume tutte le colpe di una situazione di classifica compromessa. "C'è veramente poco da dire dopo una sconfitta del genere. La realtà è amara: siamo ultimi in classifica e si fa veramente dura, specie se lo "Iacovone" diventa terra di conquista. In questo momento devo misurare la parole perché qualcuno può pensare che possa andare alla ricerca di alibi. Mi assumo la responsabilità di questa débâcle, ma sto cercando in tutti i modi di salvare la barca".

La stanchezza del corpo della squadra si accoppia al congedo dalla stagione agonistica. "La verità è che in questo momento siamo in grande difficoltà - sostiene il tecnico rossoblù -, soprattutto negli uomini. In campo scendono sempre gli stessi e non tutti sono al top. Mercoledì contro la Paganese probabilmente andremo con il medesimo undici".

La viltà non è nell'animo di Ciullo. "Ai ragazzi ho detto che se il problema sono io, posso tranquillamente mettermi da parte. Ma non mi dimetto perché non sono un codardo e non voglio lasciare i ragazzi in balia degli eventi. Ci tengo a dire che intorno a me non c'è il vuoto".

L'inesperienza e la lunga astinenza da vittoria guidano verso l'abisso. "Ci sentiamo umiliati per questi risultati e purtroppo non riusciamo a portare a casa nemmeno un pareggio - dice l'allenatore -. Evidentemente, ci manca un po' di esperienza e anche un po' di fortuna. Mi riferisco agli episodi, tutti contrari. I tifosi hanno ragione e io, insieme alla squadra, sono andato sotto la curva a prendermi il meritato 'vergognatevi'".

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