Cisl: Solazzo, ‘Tecnopolo di Taranto per un Mezzogiorno che intende ripartire’

Gianfranco Solazzo, segretario generale Cisl Taranto Brindisi
CRONACA
16.07.2021 12:55

La recente convocazione in Prefettura del tavolo sul Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per l’area di crisi complessa di Taranto, avvenuta anche per l’insistenza del sindacato confederale ionico che lo aveva direttamente sollecitato alla Presidenza del Consiglio e reiterato alla Ministra del Sud e della Coesione territoriale, Mara Carfagna, ha confermato e, in qualche caso, aggiornato programmi ed investimenti già previsti. Spiccano, al riguardo, l’insediamento presso l’ex Yard Belleli di un cantiere navale dell’Impresa Ferretti Tech, che produrrà nuova e significativa occupazione sul territorio, inoltre altri investimenti presso la banchina Torpediniere in Mar Piccolo, finalizzati adincentivare turismo e/o ricerca scientifica e, non ultimi, l’ammodernamento della base navale (Chiapparo), in Mar Grande con risorse dedicate, la ripresa di tutti gli interventi in tema di bonifiche la cui tempistica segnala forti ritardi di realizzazione. Il tavolo ha poi dato evidenza e portato a soluzione una lunga vertenza sindacale riguardante i 130 lavoratori dell’ex progetto Verde Amico, per i quali più volte avevamo sollecitato alle istituzioni locali e nazionali soluzioni definitive, in quanto per gli stessi dipendenti nel mese in corso è in scadenza la Naspi. Nel corso dell’ultimo incontro del 7 luglio, tenuto da remoto tra sindacati territoriali e la stessa Ministra Carfagna, avevamo preso atto della sua sensibilità, manifestata al riguardo. Il risultato è che la Regione Puglia e il Comune capoluogo anticiperanno 6 ml di euro, rivenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione che il Ministero anticiperà alla stessa istituzione pugliese. Un elemento fortemente critico che ha caratterizzato il confronto istituzionale allo stesso tavolo del CIS ha riguardato, quasi un convitato di pietra, l’Istituto di RicercheTecnopolo del Mediterraneo per lo sviluppo sostenibile, con sede a Taranto, di cui il 2 aprile 2021 in Gazzetta Ufficiale era stato pubblicato il Regolamento e sbloccato i primi 8 milioni. Per la Cisl Taranto Brindisi, il Tecnopolo è e rimane occasione imprescindibile per l’intero Mezzogiorno, utile a consentire al nostro Paese di vincere una delle sfide cruciali del tempo presente, ovvero il percorso di transizione ecologica una tra le  missioni principali del PNRR. Il traguardo finale sarà quello della neutralità climatica dell’Europa entro il 2050 in uno con la definitiva sostenibilità ambientale delle produzioni, la significativa riduzione delle emissioni di CO2, ma, anche, il rilancio dello sviluppo, della buona occupazione, dunque più coesione sociale e significativa attenuazione del persistente divario Nord-Sud. Tecnopolo, dunque, come presenza, strumento, opportunità sul versante della ricerca e della sperimentazione su tecnologie verdi, energie rinnovabili e nuovi materiali, con ancoraggio al  territorio ionico e al resto del Sud, passando da una nuova qualità dell’offerta formativa e di indirizzi scolastici ed universitari, capace inoltre di sollecitare competenze, professionalità coerenti e spendibili su scenari operativi che, nel tempo, avranno sempre più caratura internazionale. Sarà necessario, senza ulteriori attese, che venga avviata la trattativa con il Governo nazionale, con la partecipazione del Partenariato economico sociale, così irrobustendo la capacità contrattuale del territorio, atteso che la credibilità dell’intera classe dirigente territoriale si misurerà dalla capacità positiva e propositiva che saprà dimostrare e da come sarà in grado di orientare le effettive ricadute del Tecnopolo del Mediterraneo. Ciò detto, nel corso della riunione del CIS abbiamo appreso la notizia di un’interlocuzione tra il MiSE, il MIUR e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionico, finalizzata quasi a devitalizzare il progetto Tecnopolo in una sorta di Centro del Mare Sostenibile in sinergia con Fincantieri. Non ci ha rasserenati, al riguardo, la tiepidezza manifestata dalle istituzioni territoriali e regionali in merito al rilancio di tale importante opportunità, in particolar modo l’idea che auspicherebbe una sorta di unificazione del Tecnopolo di Taranto con il Biopolo di Lecce (biotecnologie in campo medico),  finanziato solo dalla Regione Puglia a differenza del primo. Pensiamo, dunque, che tutte le componenti del territorio, istituzioni, politica, forze sociali, sistema imprenditoriale, Scuola, Università, Ricerca, debbano far sentire la propria voce e, soprattutto, non accettare passivamente tali dinamiche. Ecco, allora, l’ennesima sfida, con la quale il sistema Taranto è chiamato a misurarsi ma che sarà vincente solo a condizione che prevalga quella stessa corresponsabilità condivisa e senza commistione di ruoli, che si afferma ogni qualvolta il dialogo e la concertazione sociale vengono anteposti a personalismi, distrazioni, incoerenze, inconcludenze, ritardi. (Gianfranco Solazzo, Segretario Generale Cisl Taranto Brindisi)

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