Da sindacati tarantini diffida per rinnovo Contratto Collettivo Integrativo

CRONACA
29.02.2024 09:54

Nell'ambito delle trattative sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Integrativo (C.C.I.) per il 2024, i rappresentanti di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL manifestano preoccupazione e diffidano dalle mancate risposte alle loro richieste. In una nota indirizzata al Presidente della Provincia di Taranto e ai Sindaci dell'arco ionico, Grazia Albano, Enrico Giannini, Diego Murri e Giuseppe Zingaropoli espongono le loro preoccupazioni.

Le Organizzazioni Sindacali evidenziano che la maggior parte degli Enti ha avviato le trattative solo nell'ultimo bimestre del 2023, in ottemperanza al CCNL del 16 novembre 2022. Tale approccio ha causato un ingorgo di incontri con sovrapposizioni di quotidiane riunioni, limitando la capacità dei sindacati di esercitare la loro rappresentanza in modo completo.

I sindacati criticano gli Enti per la mancanza di rispetto dei tempi dovuti per l'analisi delle proposte delle Amministrazioni e la partecipazione dei dipendenti tramite assemblee. Questo contesto ha portato a condizioni contrattuali non adeguate alle aspettative dei dipendenti, talvolta considerate "lesive".

Al fine di preservare le relazioni sindacali e garantire una contrattazione equa, i sindacati chiedono urgentemente la convocazione dell'organismo della "delegazione trattante" per il rinnovo e l'adeguamento del C.C.I. entro il 30 aprile 2024. Richiedono anche la costituzione del "fondo salario accessorio 2024" e le modalità di distribuzione per l'anno 2023.

La richiesta è inderogabile e ha fondamento normativo contrattuale. In caso di mancato riscontro, i sindacati minacciano di considerare tale atteggiamento come una violazione delle corrette relazioni sindacali, richiamando l'art.18 della legge 300/70 e l'art. 3 del CCNL 16/11/2022.

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL ribadiscono la loro ferma determinazione a tutelare i diritti dei lavoratori e perseguire una contrattazione rispettosa delle esigenze di tutte le parti coinvolte. La diffida al mancato riscontro sottolinea l'importanza di un dialogo costruttivo e tempestivo per evitare possibili violazioni delle normative sindacali vigenti.

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