La Fortitudo vince il confronto con la Millennium con un discreto vantaggio (59-33) ed aggancia la ex capolista. Gara preceduta da una settimana nervosa per cavilli regolamentari e procedurali che nulla avevano a che fare con il puro evento agonistico, ma indice di come il match fosse sentito dall'entourage ospite.

Al cospetto di una discreta cornice di pubblico, la gara iniziava con una fase di studio della squadra di coach Lucente che chiudeva gli spazi difensivi e colpiva con mirati contropiedi la squadra ospite. Al primo mini intervallo, il vantaggio dei locali +6 (12-6), lasciava l'impressione di una contesa ancora aperta.

Nel secondo quarto, nuovo scatto dei rossoblu, a cui il coach ospite replicava con un'ermetica difesa, che però, come già nella frazione precedente, commetteva molti personali facendo presto consumare il bonus. Prima dell'intervallo lungo, il vantaggio a favore dei ragazzi di Lucente era sul +15 (25-10) fornendo una prima indicazione sulla reale consistenza tecnica delle due formazioni.

Al rientro in campo, Lucente ritornava a compiere rotazioni che avevano l'intento di preservare gli atleti più spremuti e, nel contempo, dare minutaggio consistente a tutti i componenti il roster. La gara scivolava via e, prima dell'ultimo mini break, l'esito della gara era già definito (44-20).

La quarta frazione diventava una passerella per tutti i ragazzi della Fortitudo, per provare schemi e giochi in attacco e in difesa nonché per arrotondare il punteggio, fissato nel 56-33 finale che mostrava l'esatto divario tecnico tra le due squadre, nonostante la Millennium si fosse prodigata per contenere lo svantaggio con qualche buona conclusione.