Stellato: ‘Valutare con realismo la ristrutturazione dello Iacovone’

‘Siamo a marzo 2023, il tempo scorre e per un evento di rilievo internazionale come i Giochi del Mediterraneo’

TARANTO
26.02.2023 14:58

"A distanza di due settimane dall’incontro che il sindaco di Taranto ha avuto sui Giochi del Mediterraneo con i ministri della Coesione territoriale e dello Sport, ancora non abbiamo nessuna notizia su quando arriveranno i 150 milioni di euro che, un anno fa, sono stati deliberati con il decreto legge Sostegni Ter.“. Lo scrive in una nota Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale Italia viva.

”Siamo a marzo 2023, il tempo scorre e per un evento di rilievo internazionale come i Giochi del Mediterraneo, che nel 2026 dovrebbe richiamare a Taranto migliaia di atleti, con le loro delegazioni, dei 26 Paesi del bacino mediterraneo, occorrono certezze. Subito - prosegue Stellato -. Il fatto che sia trascorso tanto tempo senza che sia stato erogato un solo euro di quelle risorse, non è affatto secondario. Non si puó dire che tanto mancano ancora tre anni all’evento. Non é così perché si tratta di attivare una macchina amministrativa e tecnica molto complessa. Progettazioni, bandi di gara, tempi di aggiudicazione e costruzione, verifiche e collaudi, al netto di eventuali ricorsi. Perché purtroppo, in Italia, anche le opere che si ritengono prioritarie, persino quelle che possono utilizzare norme semplificate, non hanno sempre un cammino agevole“.

”E se aggiungiamo che, a Taranto, devono ancora iniziare i cantieri, non si può non essere preoccupati rispetto a quanto si registra - continua Massimiliano Stellato -. Come ovviare allora? C’è chi ha proposto una task force o la nomina di un commissario per dare speditezza, nei tre anni che mancano ai Giochi del Mediterraneo, a tutto quello che necessita di essere velocizzato. Non entro nel merito di questa proposta. Dico però che una riflessione serena sulle infrastrutture necessarie per i Giochi, dobbiamo farla tutti insieme. E farla senza dividerci o pensare magari che chi propone un’alternativa è contro Taranto o non vuole che i Giochi si facciano. No, non è così, anzi proprio perchè tutti vogliamo che i Giochi si svolgano a Taranto e abbiano successo, perché saranno una vetrina mondiale per la città, che questa riflessione ponderata va fatta. E io pongo il tema dello Stadio. Se ne vuole fare uno nuovo nel rione Salinella. L’idea non è cattiva, ma poniamoci subito una domanda: in vista dei Giochi del 2026 abbiamo i tempi per costruirlo? Io sono, al momento, scettico. Probabilmente basterebbe chiedere ad un qualsiasi imprenditore edile che un programma così impegnativo, non lo si svolge in tre anni, forse nemmeno tenendo aperti i cantieri di notte. Un approccio realistico, penso, dovrebbe portare a valutarci ipotesi diverse, più fattibili, meno lunghe sul piano dei tempi e meno dispendiose sul piano economico“.

E un’ipotesi diversa è quella di sottoporre a un grande e accurato restyiling l’attuale stadio - propone Stellato -. Non un maquillage di facciata, ma una riqualificazione strutturale, magari affidata ai migliori tecnici in materia. Non si tratterebbe di buttare nel cestino l’idea del nuovo stadio ma di metterla per ora in stand - by partendo da tre elementi: risorse, che ancora non ci sono; tempi di definizione progettuale, iter autorizzativi e costruzione; necessità del Taranto Calcio che ha da subito il problema di trovarsi uno stadio alternativo, privandosi però del sostegno in casa dei suoi tifosi e dei suoi supporter“.

”Visto che dal Governo nazionale dobbiamo ancora avere 150 milioni euro, e visto che tutta l’infrastrutturazione dei Giochi richiederà, secondo stime, almeno ulteriori 100 milioni, quello che si risparmierebbe dalla costruzione dello stadio nuovo potrebbe essere riprogrammato su altri impianti, su altre necessità, una volta tolta, ovviamente, la quota necessaria ai lavori allo Iacovone - rimarca Stellato -. Uno stadio rimesso a nuovo, efficientato, reso moderno, sicuro, riattrezzato, non credo che non  porti un vantaggio alla più complessiva riqualificazione del quartiere Salinella. Ripeto: non sto dicendo di cestinare l’idea del nuovo stadio, ma solo di ripensarla in virtù di un approccio realistico al problema dei Giochi. D’altra parte, riflettere e riprogrammare è quanto sta facendo il Governo, e proprio il ministro Fitto, con i fondi del Recovery Plan europeo“.

”In quel caso perché il Recovery é stato messo in cantiere con la pandemia e molto prima della guerra e dell’emergenza costi dell’energia, due fattori, questi, che hanno letteralmente cambiato il mondo. Nel nostro caso, invece, perchè non abbiamo ancora certezza di risorse e le lancette dell’orologio stanno andando avanti. Ecco perchè ho parlo di approccio pragmatico e realista. Non si cancellano o risparmiano le risorse ma si usano diversamente riconfigurando scelte, priorità e modalità  operative", conclude Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale Italia viva

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