Cittadella della Carità, Perrini: "Basta inganni ai lavoratori, ora serve chiarezza"
Il consigliere regionale FdI chiede un’audizione urgente in Commissione Sanità e Lavoro per risolvere il caso

Situazione sempre più critica per i 160 dipendenti della Cittadella della Carità di Taranto, costretti da mesi a fare i conti con stipendi arretrati per un totale che, in alcuni casi, supera i 10mila euro.
A denunciare con forza la vicenda è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Renato Perrini, che ha chiesto formalmente un’audizione congiunta delle Commissioni Sanità e Lavoro alla presenza degli assessori regionali Raffaele Piemontese (Sanità) e Sebastiano Leo (Politiche per il Lavoro), del direttore del Dipartimento Salute Vito Montanari e del presidente della task-force regionale Leo Caroli.
“I lavoratori della Cittadella non devono più essere presi in giro” – ha dichiarato Perrini – “Nei loro bilanci mancano cifre importanti e molte famiglie sono monoreddito. In alcune, entrambi i coniugi lavorano nella struttura e ogni giorno raccolgo storie personali davvero umilianti.”
Il consigliere sottolinea come, nonostante le difficoltà, il personale continui a garantire assistenza sanitaria senza far pesare la propria condizione sugli utenti. “Non è dignitoso e la politica deve pretendere chiarezza”, ha aggiunto, chiedendo che si faccia luce sulle vicende societarie dell’ente e si garantisca il pagamento immediato delle spettanze dovute.
L’obiettivo, ha spiegato Perrini, è arrivare a una soluzione definitiva che preveda anche la possibile cessione della struttura, ma con criteri di trasparenza e rilancio, affinché la Cittadella della Carità possa continuare a essere un punto di riferimento per tutto il territorio jonico.