Rosa D'Amato, eurodeputata Verdi Europei
Rosa D'Amato, eurodeputata Verdi Europei

In un momento cruciale per il rilancio economico e ambientale di Taranto, Rosa D’Amato, commissaria regionale di Europa Verde / Alleanza Verdi e Sinistra Italiana, lancia un appello urgente alle istituzioni nazionali e regionali.

In una lettera indirizzata a Tommaso Foti, ministro per le politiche di coesione, a Raffaele Pierangeli, dirigente della presidenza del Consiglio, a Pasquale Orlando, referente della Regione Puglia, l’eurodeputata evidenzia gravi ritardi nell’attuazione del Piano Esecutivo del Just Transition Fund (JTF) per la provincia ionica.

Il Piano, finanziato nell’ambito del PN JTF 2021-2027, individua nella Regione Puglia l’Organismo Intermedio (OI) incaricato di attuare le misure previste per la transizione giusta. Tale struttura, secondo il regolamento europeo, avrebbe dovuto attivarsi tempestivamente dotandosi di risorse adeguate e garantendo la partecipazione dei soggetti istituzionali, economici e sociali del territorio. “Ma al 23 giugno 2025 – denuncia D’Amato -, non è stato pubblicato alcun avviso e non risulta alcuna misura concreta avviata”.

“Il Piano prevede strumenti fondamentali per la rinascita del territorio – continua D’Amato – come il rafforzamento del personale amministrativo, un supporto diretto all’organismo intermedio e l’istituzione di uno sportello dedicato a cittadini e imprese a Taranto, ma tutto tace da mesi”.

Particolarmente critica è la mancata attivazione della Linea di Azione 7, che disponeva 8 milioni di euro (3 per il rafforzamento del personale regionale, 5 per il supporto operativo) con scadenza prevista per il primo trimestre dell’anno.

La lettera si rifà anche alla recente Raccomandazione del Consiglio Europeo e al Country Report sull’Italia, che indicano chiaramente la necessità di rafforzare la capacità amministrativa locale, specialmente in territori complessi come quello tarantino.

A essere sollecitata è anche l’apertura di uno sportello JTF a Taranto, richiesto con forza da sindaci, ordini professionali e cittadinanza attiva, come presidio stabile sul territorio per fornire assistenza e informazioni su bandi e opportunità del programma.

“Serve trasparenza, partecipazione e una pianificazione chiara, anche rispetto alla VAS e al principio DNSH”, ribadisce D’Amato che chiede un riscontro immediato su sei punti precisi: lo stato di attuazione del Piano, i motivi del ritardo, la data di pubblicazione degli avvisi, il cronoprogramma delle azioni, il sostegno agli enti locali e le modalità per l’apertura dello sportello territoriale.

In conclusione, la commissaria verde richiama la gravità del contesto socioeconomico tarantino, affermando che “ogni ulteriore ritardo sarebbe inaccettabile per un territorio che attende da troppo tempo strumenti concreti di riconversione e giustizia ambientale”.