Sulle scommesse l'ombra del clan di Pozzuoli

Serie C
Redazione
17.04.2017 16:17

L’ombra della camorra si allunga sull’impennata anomala e sospetta di scommesse sulla partita di Lega Pro Parma-Ancona e sul boom di vincite centrate sul risultato secco, dato per certo da giorni e quotato anche 16 volte la posta. Lo scrive il quotidiano Il Mattino, secondo cui dopo l’inchiesta avviata dalla procura della Figc e gli accertamenti dei carabinieri della compagnia di Pozzuoli sul flusso anomalo di giocate, si muovono anche le procure di Napoli e Parma. I pm della Dda si apprestano ad aprire un fascicolo, in attesa della prima informativa dei carabinieri, definendo con i colleghi magistrati della procura di Parma la competenza territoriale. 

ANCORA NESSUN INDAGATO Le migliaia di vincite registrate nella zona di Pozzuoli e concentrate soprattutto nel quartiere di Monterusciello, roccaforte del clan Longobardi-Beneduce, inducono gli inquirenti a non tralasciare nulla al caso - spiega Il Mattino -. Una vicenda, è bene chiarirlo, nella quale al momento non ci sono ancora indagati e alla quale i due club di Lega Pro, Ancona e Parma, risultano del tutto estranei. «Siamo sicuri di non aver nulla da nascondere, anzi, siamo ben felici che le indagini vadano avanti e venga dimostrato che non c’è assolutamente nulla - ha detto ieri l’Ad del Parma Calcio 1913, Luca Carra, ai microfoni di Radio Parma -. Noi, per ora, non siamo stati interpellati dagli inquirenti». 

NORME ANTIRICIGLAGGIO Ma l’attenzione della Dda di Napoli - si legge sempre su Il Mattino - si starebbe concentrando soprattutto su alcuni pregiudicati della zona flegrea: tutti considerati vicini o affiliati alla cosca dei Longobardi-Beneduce e dei Pagliuca, che avrebbero avuto la soffiata della vittoria sicura dell’Ancona per 2-0 al Tardini con un gol nei minuti di recupero e avrebbero organizzato le giocate, eludendo anche i controlli antiriciclaggio. Gli emissari del clan avrebbero usato persone insospettabili, come pensionati, casalinghe e studenti universitari, per piazzare le bollette vincenti ripulendo in questo modo il denaro sporco senza esporsi in prima persona. Gli scommettitori avrebbero avuto in cambio una percentuale. Tantissime giocate singole, dai 10 ai 50 euro ciascuna, piazzate in diversi centri scommesse della zona flegrea: in questo modo si sarebbero garantite moltissime vincite singole, sicure, al di sotto dei 3mila euro. Un modo per evitare così di dover dichiarare l’identità del vincitore come prevedono le norme antiriciclaggio. 

FOGGIA E VENEZIA Le indagini sono all’inizio - chiude Il Mattino - e nelle informative dei carabinieri sono finite anche presunte soffiate sulle partite di Lega Pro Venezia-Fano e Foggia-Reggina, con le quotazioni altissime sul risultato secco. Stesso discorso per il campionato di quarta divisione inglese: per due volte in cinque giorni sono state sospese le quotazioni sulla squadra del Lincoln City per un flusso anomalo di giocate. Un mare di sospetti in una vicenda dai contorni opachi.

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