Sapio: ‘Con Giove eravamo ai dettagli, poi ha cambiato idea’

L’ex responsabile del settore giovanile parla della sua nomina a direttore sportivo

TARANTO
15.05.2022 10:58

(Di Dante Sebastio)

Sapio, Giove le ha mai proposto il ruolo di direttore sportivo?

”Assolutamente sì. Quando il ruolo è rimasto vacante, ci siamo incontrati diverse volte proprio per discutere di una mia promozione a direttore sportivo“.

È vero che è stato a un passo dalla firma?

”Eravamo ai dettagli, poi il presidente ha cambiato idea”.

Perché la trattativa è saltata? Giove ha temuto che la sua nomina potesse essere impopolare?

”Mi ha spiegato che cominciando da Taranto, una piazza estremamente esigente, avrei rischiato di bruciarmi. Ho apprezzato molto il suo discorso, mi sono sentito protetto come un padre fa con il figlio, ma, personalmente, non avevo alcun timore a far partire la mia esperienza da direttore sportivo a Taranto, anche perché è la mia città“.

Giove ha dichiarato di aver sempre pensato a Pellegrino come diesse, si sente un po’ preso in giro?

”Il presidente è libero di fare le scelte che crede per il bene del club. Tutte le volte che ci siamo incontrati non mi ha dato questa impressione, anzi quando eravamo ai dettagli ha detto che non avrebbe voluto bruciarmi. Se ha optato per Pellegrino ne ha tutto il diritto, non è certo per questo che i nostri rapporti si incrineranno. Ringrazierò sempre lui e Vittorio Galigani per aver pensato a me come direttore sportivo”.

È vero che Giove aveva anche avallato la sua idea di affidarsi a un allenatore che non fosse stato Laterza?

”Il presidente ha sempre spinto per confermare Laterza, e non solo perché ha ancora un altro anno di contratto. Però, ritengo sia giusto che un diesse si scelga le persone con cui lavorare“.

Durante il pranzo con Giove e Galigani avete parlato della sua possibile promozione a diesse o del settore giovanile?

”In quella circostanza, l’argomento settore giovanile non è mai stato affrontato, anche perché, da responsabile, ho sempre avuto campo libero”.

Qualora dovesse firmare per un altro club, continuerà a gestire il settore giovanile attraverso una società a lei subordinata?

”Ho sempre gestito tutto in prima persona, non è nel mio stile subordinare perché non si lavora così“.

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