Gianluca Giuliano - UGL Salute
Gianluca Giuliano - UGL Salute

Un dato preoccupante emerge da uno studio universitario recentemente citato da Gianluca Giuliano, segretario nazionale di UGL Salute: tra il 2011 e il 2023, il numero dei Pronto Soccorso e dei servizi DEA in Italia è sceso da 808 a 693, con una perdita netta di 115 strutture.

Una riduzione che per il sindacato non può essere giustificata da presunte strategie di razionalizzazione. “Parlare di razionalizzazione sarebbe delittuoso, di fronte alle immagini che ogni giorno mostrano pazienti ammassati su barelle per ore o giorni prima di essere visitati”, afferma Giuliano.

Secondo la UGL, la debolezza della medicina territoriale costringe migliaia di cittadini a rivolgersi ai Pronto Soccorso per ogni tipo di esigenza sanitaria, intasando strutture già al limite e gravando su personale sanitario costretto a turni massacranti e ad affrontare situazioni di pericolo crescente.

“Le aggressioni al personale sanitario sono in aumento, e molti operatori lavorano in condizioni estreme, con retribuzioni inadeguate, infrastrutture obsolete e nessuna reale prospettiva di crescita”, denuncia ancora il segretario nazionale indicando questi fattori come cause della fuga di tanti professionisti dal Servizio Sanitario Nazionale.

Il rinnovo del contratto collettivo della sanità pubblica, attualmente in attesa di definizione, secondo la UGL non sarà sufficiente a risolvere le criticità strutturali del sistema. “Non può bastare il solo contratto a rimettere in rotta una sanità pubblica sempre più instabile”, sostiene Giuliano che chiede scelte politiche condivise e coraggiose per restituire dignità ai lavoratori e garanzie di cura ai cittadini.

La richiesta è chiara: intervenire subito, con riforme che rafforzino la medicina del territorio, migliorino le condizioni di lavoro e assicurino livelli adeguati di assistenza in tutte le regioni italiane.