Al termine del vertice barese, Francesco Brigati (Fiom Cgil Taranto), Gigia Bucci (Cgil Puglia), Giovanni D’Arcangelo (Cgil Taranto) e Giuseppe Romano (Fiom Cgil Puglia) hanno rilanciato il ruolo centrale dello Stato: “La decarbonizzazione richiede l’impiego di gas e una regia pubblica. Le soluzioni tecniche e strategiche, a partire dalla nave rigassificatrice, devono essere valutate con attenzione, coinvolgendo il territorio”.

I rappresentanti hanno anche evidenziato che “non si può lasciare che siano i tribunali a decidere il futuro di Taranto. Meglio una chiusura programmata e responsabile, che un’emergenza imposta con gravi conseguenze sociali e ambientali”. Hanno infine espresso apprezzamento per l’apertura degli enti locali a recepire le indicazioni dei lavoratori, con l’obiettivo di arrivare a un accordo di programma utile anche al rilascio della nuova Aia.