Taranto riscopre gli ex Cantieri Tosi: centinaia a Rooftops EP05 con Post Disaster
Grande successo per il primo weekend del festival tra performance, memoria e architettura nei luoghi simbolo della città

Hanno riaperto dopo 35 anni gli ex Cantieri Tosi di Taranto, e per tre giorni hanno ripreso vita grazie al collettivo Post Disaster e alla quinta edizione del festival Rooftops EP05 – La Palude Siderale, capace di attrarre centinaia di persone in uno dei luoghi più iconici e dimenticati della città. Un weekend segnato da performance, installazioni, escursioni e talk, che ha lasciato un segno profondo nella memoria urbana e nella comunità locale.
Dal 5 al 7 aprile, tra gru, capannoni e tracce intatte della vita operaia – come uno scrittoio, una tazzina o reti da lavoro – si è riattivato uno spazio chiuso dal 1989, ma carico di potenziale. L’iniziativa, ideata dal collettivo composto da Peppe Frisino, Gabriele Leo, Gabriella Mastrangelo e Grazia Mappa, ha offerto nuove prospettive su un’area privata ma fortemente simbolica. “Ci muoviamo nei limbi della città – spiegano – lavorando su spazi sospesi, affinché Taranto possa riappropriarsene anche solo temporaneamente”.
Il weekend si è aperto con “Waterbowls” di Tomoko Sauvage, una delicata performance sonora tra acqua e idrofoni. Sabato, l’escursione performativa guidata da Lodovica Guarnieri con “Il Cielo, fa Acqua Dappertutto” ha condotto il pubblico attraverso le zone umide e industriali di Taranto, culminando in una riflessione sulle paludi e le bonifiche. A seguire “Iride”, opera multisensoriale del collettivo Trifoglio, ha esplorato la relazione tra natura e percezione attraverso luce, suono e movimento.
Domenica spazio al confronto internazionale con il talk di Silvia Gioberti (UdK Berlin, Guerilla Architects) e Markus Bader del collettivo Raumlabor, Leone d’Oro alla Biennale Architettura 2021. Un incontro che ha ribadito il valore del lavoro collettivo, fondato su fiducia, continuità e visione condivisa.
Rooftops EP05 è stato selezionato dal Ministero della Cultura tra i festival per la valorizzazione dell’architettura contemporanea e sostenuto da Erredi, Officine Jolly, Confapi Taranto. Il presidente Fabio Greco ha espresso entusiasmo per l’iniziativa, definendola “un’occasione per i tarantini di tornare a vivere spazi che appartengono alla memoria collettiva”.
Il festival prosegue da venerdì 11 aprile con il secondo movimento dedicato alla “Città – il sogno infranto della modernità”. Tra gli appuntamenti:
Venerdì 11, ore 18:30, in Piazza Fontana, “Paludofobia” di Giulia Crispiani e “Waterfront” di Gaspare Sammartano, due riflessioni poetiche e sonore sul rapporto tra mare, palude e fallimenti urbanistici.
Sabato 12, ore 11:00, negli spazi sotterranei della Concattedrale Gran Madre di Dio, l’estemporanea “Sottosopra / Upside Down” di Mario Lupano, Gianluca Marinelli e Vincenzo Moschetti, esplora le scorie del modernismo e la figura dell’artista-operaio.
Alle 16:00, parte da Rotonda Lungomare Vittorio Emanuele III l’escursione performativa “Cometario” di Extragarbo, un viaggio onirico tra le vie della città nuova alla scoperta di sogni, luoghi e costellazioni immaginarie.
Domenica 13, ore 11:30, si chiude con un talk sul tetto di via Pentite, in Città Vecchia, insieme a Nina Bassoli(Triennale Milano), Mario Lupano e Michele Galluzzo, seguito da pranzo e assemblea aperta.
Rooftops EP05 continua così a costruire visioni urbane radicali, in ascolto della città e delle sue potenzialità dimenticate, trasformando limbi urbani in spazi di pensiero e partecipazione.