Foto AS Bisceglie / Emmanuele Mastrodonato
Foto AS Bisceglie / Emmanuele Mastrodonato

(Di Anthony Carrano) Fine d’anno che sorride al Bisceglie, capolista solitaria del campionato di Eccellenza pugliese. I nerazzurri guardano tutti dall’alto verso il basso, forti di un percorso costruito con pazienza e visione, partito da lontano e oggi più che mai concreto.

Alla base di questo cammino c’è il progetto voluto dal presidente Mari, capace di dare continuità e stabilità a una squadra che ha fatto della compattezza e della solidità il proprio marchio di fabbrica in questa prima parte di stagione. Un’identità chiara, che si riflette sul campo e nei risultati.

Tra i principali artefici della cavalcata c’è senza dubbio Pino Di Meo. Il tecnico, pragmatico e attento agli equilibri, è riuscito a mantenere sempre alto l’umore del gruppo, trasmettendo serenità e mentalità vincente. Ma la strada è ancora lunga: il girone di ritorno è tutto da giocare e le inseguitrici non mollano. Taranto, Brindisi e Canosa restano avversarie agguerrite, pronte a dare battaglia fino all’ultimo dei novanta minuti.

Importante anche il lavoro svolto dal direttore sportivo Danilo Dammacco, che ha costruito una rosa ben amalgamata, capace di unire esperienza e qualità. Un mix riuscito tra giocatori di categoria e innesti di livello superiore come Citro, Lavopa e Maffei, perfettamente integrati nel progetto tecnico.

Con queste premesse, il Bisceglie si candida con forza a essere una delle principali pretendenti alla vittoria finale del campionato, consapevole che il meglio, forse, deve ancora venire.