Durante la trasmissione “GOL – Speciale Eccellenza Pugliese”, in onda ogni lunedì alle ore 17.30 su Blunote, ha parlato il mister del Bisceglie Giuseppe Di Meo, analizzando il momento della sua squadra e l’equilibrio del campionato:

“Insieme a Canosa, Taranto e Brindisi, siamo quattro squadre importanti per lottare al vertice. L’anno scorso c’era solo una formazione che dominava, il Barletta, mentre quest’anno siamo in diverse a contenderci il primo posto. È questa la vera differenza: non ci sono più squadre materasso e sarà una lotta fino alla fine”.

Penalizzazione pesante, ma il Bisceglie è da vertice

“Il Bisceglie, senza il punto di penalizzazione, sarebbe primo in classifica. Questo va ricordato, perché sul campo abbiamo fatto gli stessi punti del Taranto”.

Una rosa ampia per restare competitivi

“In questo momento abbiamo 24 giocatori e mi dispiace lasciare fuori qualcuno. Se vuoi ambire a qualcosa di importante devi avere una rosa ampia, perché nel corso della stagione, tra infortuni e squalifiche, serve profondità. Per vincere ci vuole una rosa forte, non chiacchiere: gente di categoria che conosce la l'Eccellenza e sa come affrontarla”.

Citro cresce e il gruppo risponde

“Citro sta iniziando a entrare nel gruppo. Non mi piace mandare subito in campo un calciatore, soprattutto se è reduce da un infortunio importante: preferisco inserirlo gradualmente. Siamo alla seconda partita, giovedì e domenica scorsi ha giocato mezz’ora, piano piano troverà la forma e arriverà il momento in cui sarà titolare. Ha qualità eccellenti, lo ha dimostrato già in Coppa. Abbiamo una rosa importante, sono molto contento del gruppo e ce la giocheremo fino alla fine”.

Esperienza tra i pali: “Meglio un portiere over che un under”

“Preferisco avere un portiere forte ed esperto, perché è lui che ti salva nei momenti decisivi. Un under può alternare alti e bassi, normali per la giovane età, ma un portiere esperto ti dà sicurezza: è quello che magari non interviene spesso, ma quando serve fa la parata decisiva”,

Due sfide decisive all’orizzonte

“Andiamo incontro a due partite importanti: sabato il derby con l’Unione, che ci darà filo da torcere, giovedì andremo a Spinazzola, campo difficile. Prima pensiamo a queste due gare, poi al Taranto che giocherà in casa nostra il 26 ottobre. La cosa più importante è non perdere gli scontri diretti: se non li perdi, resti sempre lì. Domenica col Gallipoli abbiamo giocato bene, ci hanno annullato due gol regolari, e a Racale abbiamo pareggiato su un campo improponibile, ma la squadra ha dimostrato di essere fortissima, con la miglior difesa e il miglior attacco. Alla fine vince chi ha i nervi saldi e non molla mai”.

Elogi a Danucci: “Ha dato una vera identità alla squadra”

“Danucci è un buon allenatore, ha iniziato bene la sua carriera e la sua mano si vede. All’inizio è stato anche fortunato in alcune partite, ma adesso la squadra gioca davvero bene. È stato bravo a tenere duro nonostante una preparazione iniziata tardi. Dal punto di vista tecnico e tattico, il Taranto è squadra forte, di categoria. Non sarà un campionato facile come quello del Barletta della scorsa stagione, quest’anno si lotterà fino alla fine. E poi giocano in un campo piccolo, con tanta gente vicina: è un’arma in più, perché giocare allo Iacovone sarebbe stato diverso”.