Mario Turco
Mario Turco

Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa, ha espresso forte preoccupazione in merito al nuovo decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che prevede un ulteriore intervento economico da 200 milioni di euro a favore dell’ex Ilva di Taranto.

“È l’ennesimo prelievo di risorse pubbliche voluto da Meloni e Urso per tenere in vita lo stabilimento solo per qualche mese”, ha dichiarato Turco sottolineando come a suo avviso il provvedimento allontani ancora di più l’orizzonte di una riconversione ecologica dello stabilimento.

Secondo l’esponente del M5S, il decreto rappresenta un passo indietro: “La prospettiva di un’evoluzione ambientale e sanitaria dell’acciaieria viene abbandonata. L’idrogeno verde è stato eliminato dal testo, lasciando spazio al carbone e, in un futuro indefinito, al gas. Nulla è stato pianificato o finanziato in modo concreto”.

Turco ha evidenziato come l’utilizzo prolungato di fonti fossili rischi di consolidare le criticità ambientali già oggetto di procedimenti giudiziari e sequestri. “È un pozzo senza fondo che ha già assorbito 1,5 miliardi in tre anni di governo, senza risultati strutturali”, ha aggiunto.

Il vicepresidente del M5S ha inoltre attaccato la gestione della privatizzazione dell’impianto: “È finita su un binario morto. Il governo ha introdotto la trattativa privata, in violazione dei principi europei di trasparenza e concorrenza, ma senza esiti”.

Il Movimento 5 Stelle ha annunciato che darà battaglia in Parlamento contro un provvedimento ritenuto “dannoso per i cittadini, i lavoratori e l’ambiente”. Secondo Turco, il Governo continua a riproporre soluzioni già fallite: “Si insiste con la stessa medicina che ha aggravato il malato”. Infine, ha invitato il ministro Adolfo Urso ad assumersi “la responsabilità politica di questo fallimento e della possibile chiusura dell’impianto siderurgico di Taranto”.