Il Comitato per la Difesa del Territorio Ionico fa sapere, con una nota, di aver inoltrato una richiesta formale di chiarimenti ad Acquedotto Pugliese S.p.A., Autorità Idrica Pugliese e Regione Puglia, in merito al significativo incremento dei costi previsti per la realizzazione del dissalatore sul fiume Tara.

Secondo quanto rilevato nella delibera AIP n. 27 del 28 marzo 2025, il quadro economico complessivo dell’opera risulta aumentato di oltre 30 milioni di euro, passando da circa 98 milioni a 129.195.151,40 euro. Di tale importo, oltre 31 milioni di euro sarebbero coperti da proventi tariffari, ovvero attraverso il contributo diretto degli utenti, con possibili ricadute sulla tariffa idrica.

Il Comitato, in collaborazione con la rete civica “Difesa fiume Tara”, ha pertanto richiesto:

  • le motivazioni tecniche, progettuali e amministrative che hanno determinato l’aumento dei costi;
  • la documentazione ufficiale da cui risulta l’imputazione della quota a carico degli utenti, con indicazione degli effetti previsti sulle tariffe idriche, in particolare nella Provincia di Taranto;
  • la disponibilità di un’analisi costi-benefici aggiornata;
  • l’indicazione delle misure previste per la trasparenza e la partecipazione civica, al fine di garantire una corretta informazione pubblica sull’opera e sull’andamento dei costi.

Il Comitato ha inoltre chiesto che venga assicurato l’accesso civico generalizzato, in conformità a quanto previsto dal D.Lgs 33/2013 e dal D.Lgs 97/2016, e che tutta la documentazione venga fornita anche in formato elettronico, per agevolare la consultazione da parte dei cittadini e delle associazioni.

“Un’opera così rilevante, finanziata in parte dai cittadini attraverso le bollette, non può procedere senza un confronto pubblico trasparente, motivazioni chiare e valutazioni aggiornate dei costi e degli impatti ambientali e sociali”, dichiara nella nota il Comitato per la Difesa del Territorio Ionico.